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Data di pubblicazione: 28 aprile 2009

Scoperto dormitorio per cinesi a Milano, 28 in 60 mq

Wall Street Italia
Lombardia
La polizia municipale di Milano ha scoperto che un appartamento di circa 60 metri quadrati, situato al terzo piano di via Paolo Sarpi 8, veniva utilizzato come dormitorio da immigrati clandestini cinesi. I vigili, si legge in una nota del vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, hanno trovato alle 6 di stamani all'interno dell'immobile 28 cinesi, di cui undici irregolari di età intorno ai 25 anni. Uno degli occupanti è stato arrestato perché non aveva rispettato l'ordine di espulsione della questura. Sono in corso gli accertamenti per verificare tutte le posizioni. L'affittuario dell'appartamento, un cinese di 47 anni, è stato denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il proprietario è un italiano. Gli occupanti sono stati trovati a dormire su letti a castello, ammassati su materassi stesi a terra, con i mobili a far da divisori. Pessima la situazione igienico sanitaria con un odore acre diffuso. A quanto risulta dalle prime indagini gli occupanti pagavano circa 8 euro al giorno. "Si tratta della trentacinquesima operazione - commenta De Corato - effettuata dalla polizia municipale nell'ultimo anno a difesa della legalità e della sicurezza del quartiere. I blitz contro la criminalità cinese hanno portato alla scoperta di immigrati clandestini, bische, merci contraffatte, finti centri massaggi, finti ambulatori medici. Proprio a Chinatown ben sette appartamenti sono stati posti sotto sigillo per affitto a irregolari o sfruttamento della prostituzione: in via Fioravanti (ben due volte), via Alfieri, via Sarpi, via Lomazzo, via Balestrieri e in via Giordano Bruno". "Forze dell'ordine e polizia municipale - prosegue De Corato - stanno mettendo sotto controllo il quartiere. Solo pochi giorni fa la polizia di Stato aveva scoperto altri tre appartamenti dormitorio in via Rosmini, via Sarpi e via Bramante. Interventi, dunque, continui per eliminare l'enclave di clandestini che si nascondono nella Chinatown milanese, con la connivenza dei proprietari degli immobili, che risultano anche 'italianissimi', come in questo caso. Queste scoperte a raffica dicono che la clandestinità è in pieno boom e fonte di affari per la malavita cinese. Non dimentichiamo che secondo l'ultimo rapporto sull'immigrazione presentato dall'Ismu, dei 38mila clandestini presenti a Milano circa 11 mila arrivano dall'Asia".

Fonte:
Wall Street Italia

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