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Data di pubblicazione: 10 febbraio 2023

Liti tra vicini

TorinoToday
Piemonte

A Torino ogni anni la polizia locale in media deve intervenire per gestire 1.200 casi di liti condominiali, ma tra queste a volte si nasconde anche qualcosa di peggio. A raccontarlo sono stati gli uomini e le donne del nucleo di prossimità della polizia locale che sono intervenuti durante la seduta della commissione 'diritti e pari opportunità' del Comune. 

"Il lavoro che cerchiamo di fare è di depotenziare il conflitto", ha spiegato durante la seduta pubblica Fabrizio Volpato, ispettore del nucleo di polizia locale di prossimità, "Cerchiamo di mediare tra persone che non vanno d'accordo facendo in modo di trovare una convivenza civile". Questo per evitare che il conflitto tra due vicini di casa possa degenerare a tal punto da sfociare in violenza. La cronaca nera dei giornali spesso a raccontato di gente che dopo anni di punzecchiature e discussioni, ha perso la testa commettendo omidici e atrocità. 

Le 1.200 segnalazioni arrivano da condomini delle case ATC, dall'associazione degli amministratori e anche dai cittadini che telefonano direttamente agli uffici della polizia locale. Ma dietro una segnalazione di un condimine però si può nascondere anche qualcosa di ancora più drammatico. È infatti tra le mura domestiche che si consumano la maggior parte dei casi di violenza di genere o sessuale, ma anche di maltrattamenti nei confronti di un anziano. 

"Il mio vicino di casa fa rumore, non mi fa dormire la notte", è la classica segnalazione che può arrivare agli agenti di polizia locale. Dietro quel rumore però può essere un marito che usa violenza nei confronti della moglie o un figlio che il proprio genitore anziano. Casi che emergono dolorosamente nel racconto dei 'vigili'. A Torino in media vengono aperti 200 fascicoli penali l'anno per reati come violenze sessuali, atti persecutori, maltrattamenti, circonvenzione di incapace. Di questi 130 riguardano casi di violenza sulle donne. 

In gran numero le vittime sono italiane e i reati più commessi sono quelli di maltrattamento e stalking. Il carnefice spesso è il marito o l'ex compagno. Nel 2009 - quando il servizio della polizia locale venne istituito - i casi denunciati furono solamente 3, oggi si denuncia molto di più anche grazie all'enorme lavoro di accompagnamento delle vittime che viene svolto. A fare questo lavoro sono massimo 5 agenti. 

Un grosso allarme viene rivolto ai genitori. Sono sempre più i casi di revenge porn che coinvolgono ragazzine anche al di sotto dei 16 anni. Frutto di un utilizzo inconsapevole e senza regole delle nuove tecnologie. Chiunque avesse subito una violenza può denunciare e deve farlo, uno degli strumenti messi a disposizione è il numero di telefono del centralino del servizio apposito della polizia locale attivo dal lunedì al sabato dalle 9 del mattino alle 16, il numero è 011 011 34 300. 

 

Fonte: TorinoToday

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