Data di pubblicazione:
01 settembre 2014
Senegalese coi finti Rolex aggredisce agenti
Fonte:
Voce di Venezia
Regione:
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Ieri a Jesolo intorno alle 17.30 tre agenti di polizia locale, due uomini del corpo di polizia provinciale di Venezia e una collega donna della polizia municipale, sono stati aggrediti da un venditore di merce abusiva, durante un'operazione di controllo e contrasto al commercio abusivo lungo l'arenile davanti a Piazza Trieste.
Gli agenti avevano notato un uomo straniero, poi identificato di nazionalità senegalese,
che era era già stato segnalato dall'associazione "cittadinanza attiva" il giorno precedente in zona piazza Marconi, di 29 anni, senza fissa dimora in Italia, che con un catalogo d'orologi di marca Rolex e relativo espositore, stava offrendo in vendita i prodotti taroccati ad una coppia di turisti. Dopo essersi qualificati, gli agenti gli chiedevano i documenti per l'identificazione, ma a questo punto il venditore abusivo dopo aver più volte rifiutato di declinare le proprie generalità, iniziava ad urlare e inveire contro gli agenti, sferrando calci e pugni, e riuscendo a fuggire.
Gli agenti nella colluttazione venivano colpiti con un pugno alla testa, sia l'agente donna della municipale sia il collega uomo della provinciale il quale poi cadeva a terra, mentre l'altro veniva ferito ad una mano nel trattenere l'espositore degli orologi durante i momenti concitati della reazione violenta del senegalese. I tre agenti feriti hanno dovuto poi ricorrere alle cure mediche nel pronto soccorso dell'ospedale locale, riportando una prognosi di guarigione dai sette agli otto giorni.
Il senegalese, grazie all'arrivo dei rinforzi, veniva fermato poco dopo, ammanettato e portato in comando per essere sottoposto ai rilievi di rito. Il comandante della polizia provinciale Alessio Bui, emetteva l'atto d'arresto dell'aggressore, convalidato dal magistrato di turno, che procedeva alla denuncia del senegalese per i diversi reati commessi detenzione e commercio di orologi contraffatti di marca Rolex, minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, rifiuto di declinare le proprie generalità e documenti non in regola per soggiornare nel territorio nazionale e a rimetterlo in stato di libertà secondo quanto prevede la norma.
La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha così commentato: «Quest'anno abbiamo assistito a diversi episodi di violenza rivolti contro i nostri agenti e le forze di polizia. È come se la reazione aggressiva contro i tutori dell'ordine pubblico si sia diffusa come un virus, e diventata un modello da ripetere e da imitare da parte degli altri immigrati e di chi delinque. Al contrario, questi comportamenti non devono trovare alcuna sponda, e vanno subito fermati. Il ruolo della polizia locale è importante per la sicurezza dei cittadini, e l'azione di contrasto al crimine e al commercio abusivo che i nostri agenti svolgono lungo le spiagge del litorale veneziano, va tutelata e protetta adeguatamente. Chiedo con forza che il ministro dell'interno Angelino Alfano intervenga subito, con la stessa tempestività che ha dimostrato nel caso dell'integralista islamico di San Donà di Piave, e provveda ad
espellere definitivamente dal nostro territorio chiunque reagisca in modo violento e costituisca una minaccia per le forze di polizia impegnate nell'esercizio delle loro funzioni».
«Mi auguro che il ministro accolga il mio appello, perché si tratta di comportamenti esecrabili e illegittimi, che hanno anche un forte contenuto simbolico, e pertanto vanno fermati subito con decisione. Occorre un intervento decisivo, prima che la situazione degeneri e ci scappi il morto.
Auguro di cuore ai tre agenti una pronta guarigione e li ringrazio ancora una volta per la loro generosa missione nel contrasto dell'abusivismo, a favore di chi rispetta le regole, anche rischiando l' incolumità personale. Ma l'auspicio più forte è che simili episodi non si ripetano» ha concluso Zaccariotto.
Fonte:
Voce di Venezia
Gli agenti avevano notato un uomo straniero, poi identificato di nazionalità senegalese,
che era era già stato segnalato dall'associazione "cittadinanza attiva" il giorno precedente in zona piazza Marconi, di 29 anni, senza fissa dimora in Italia, che con un catalogo d'orologi di marca Rolex e relativo espositore, stava offrendo in vendita i prodotti taroccati ad una coppia di turisti. Dopo essersi qualificati, gli agenti gli chiedevano i documenti per l'identificazione, ma a questo punto il venditore abusivo dopo aver più volte rifiutato di declinare le proprie generalità, iniziava ad urlare e inveire contro gli agenti, sferrando calci e pugni, e riuscendo a fuggire.
Gli agenti nella colluttazione venivano colpiti con un pugno alla testa, sia l'agente donna della municipale sia il collega uomo della provinciale il quale poi cadeva a terra, mentre l'altro veniva ferito ad una mano nel trattenere l'espositore degli orologi durante i momenti concitati della reazione violenta del senegalese. I tre agenti feriti hanno dovuto poi ricorrere alle cure mediche nel pronto soccorso dell'ospedale locale, riportando una prognosi di guarigione dai sette agli otto giorni.
Il senegalese, grazie all'arrivo dei rinforzi, veniva fermato poco dopo, ammanettato e portato in comando per essere sottoposto ai rilievi di rito. Il comandante della polizia provinciale Alessio Bui, emetteva l'atto d'arresto dell'aggressore, convalidato dal magistrato di turno, che procedeva alla denuncia del senegalese per i diversi reati commessi detenzione e commercio di orologi contraffatti di marca Rolex, minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, rifiuto di declinare le proprie generalità e documenti non in regola per soggiornare nel territorio nazionale e a rimetterlo in stato di libertà secondo quanto prevede la norma.
La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha così commentato: «Quest'anno abbiamo assistito a diversi episodi di violenza rivolti contro i nostri agenti e le forze di polizia. È come se la reazione aggressiva contro i tutori dell'ordine pubblico si sia diffusa come un virus, e diventata un modello da ripetere e da imitare da parte degli altri immigrati e di chi delinque. Al contrario, questi comportamenti non devono trovare alcuna sponda, e vanno subito fermati. Il ruolo della polizia locale è importante per la sicurezza dei cittadini, e l'azione di contrasto al crimine e al commercio abusivo che i nostri agenti svolgono lungo le spiagge del litorale veneziano, va tutelata e protetta adeguatamente. Chiedo con forza che il ministro dell'interno Angelino Alfano intervenga subito, con la stessa tempestività che ha dimostrato nel caso dell'integralista islamico di San Donà di Piave, e provveda ad
espellere definitivamente dal nostro territorio chiunque reagisca in modo violento e costituisca una minaccia per le forze di polizia impegnate nell'esercizio delle loro funzioni».
«Mi auguro che il ministro accolga il mio appello, perché si tratta di comportamenti esecrabili e illegittimi, che hanno anche un forte contenuto simbolico, e pertanto vanno fermati subito con decisione. Occorre un intervento decisivo, prima che la situazione degeneri e ci scappi il morto.
Auguro di cuore ai tre agenti una pronta guarigione e li ringrazio ancora una volta per la loro generosa missione nel contrasto dell'abusivismo, a favore di chi rispetta le regole, anche rischiando l' incolumità personale. Ma l'auspicio più forte è che simili episodi non si ripetano» ha concluso Zaccariotto.
Fonte:
Voce di Venezia
Articoli simili
-
05 settembre 2018
Internet è una cosa seria
Conseguenze per chi insulta la PL sul web, ma anche per gli agenti che lo usano in modo disinvolto.
-
03 settembre 2018
Genova: il contributo della PL
Un video raccoglie il contributo della PL dopo la tragedia.
-
29 agosto 2018
Pattuglie velomontate
Mauro Di Gregorio ci spiega caratteristiche e pregi del servizio.
-
20 agosto 2018
Un passo avanti e due indietro
Quando anche le dotazioni per la sicurezza degli agenti diventano materia di scontro politico.
-
07 agosto 2018
Seggiolini anti-abbandono: l’iter va avanti
Ieri l'ultimo passaggio in Commissione. Cerchiamo di capirne di più.