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01 novembre 2011

Indennità di vigilanza

Spett.le Redazione di P.M., mi pregio di porvi un quesito inerente al pagamento dell'indennità di vigilanza confidando nella competenza che, come sempre, vi contraddistingue.
Sono un Ufficiale di P.L. che a seguito di vincita di concorso pubblico è transitato, senza alcun giorno di interruzione e previa presentazione dimissioni volontarie, da un Ente locale ad un altro in cui ho preso effettivamente servizio a partire dalla metà del mese di Giugno 2011 e dove attualmente presto servizio. Premesso che il precedente incarico nell'Ente di provenienza era esattamente equipollente a quello attuale (inquadramento nella categoria giuridica ed economica D1), nell'ultima busta paga ricevuta mi sono accorto che l'Ente attuale di appartenenza alla voce Arretr. Indennità Vigilanza Ridotta mi ha sottratto la somma pari ad euro 323,99 corrispondente a quanto precedentemente attribuitomi sotto la voce Indennità di Vigilanza nel periodo ricompreso dal 16/06/2011 al 30/09/2011 in quanto, a dire della Responsabile dell'Ufficio Contabilità, essendo pervenuto il decreto prefettizio di nomina dello scrivente quale agente di p.s. soltanto alla fine di Settembre 2011, non sarebbe spettata allo scrivente l'indennità di vigilanza (pari ad euro 92,57 mensili) corrisposta fino ad oggi, ma solo a decorrere dal mese di Ottobre 2011 in poi. Orbene, fermo restando che nella peggiore delle ipotesi mi sarebbe in ogni caso spettata l'indennità di vigilanza quantomeno ridotta, il quesito che pongo è il seguente: è legittimo da parte dell'Ente trattenersi tale somma (corrispondente all'intera indennità erogata per 3 mesi e mezzo) in precedenza attribuita con la motivazione che l'indennità di vigilanza di cui all'art.37, comma I lett. b) primo periodo, del C.C.N.L. spetta esclusivamente a far data dell'emissione del decreto prefettizio, prescindendo dal fatto che le funzioni relative vengono espletate fin dal primo giorno della presa in servizio? In proposito, inoltre, preme far rilevare due ordini di considerazioni, cioè che ad avviso dello scrivente (conformi in tal senso due pareri ARAN) l'erogazione dell'indennità di vigilanza intera è strettamente legata più che al decreto prefettizio in sè per sé (basato su di una mera autocertificazione del dipendente più che su di una verifica vera e propria) all'effettivo svolgimento di tutti i compiti e le funzioni indicate nell'art.5 della Legge n.65/1986 e che, in ogni caso, lo scrivente era comunque già in possesso di tale predetta qualifica assegnata dal Prefetto di un'altra provincia e che in ogni caso, quindi, da parte del nuovo Ente datoriale sarebbe stato sufficiente una mera comunicazione di avvenuto passaggio tra enti e non già una richiesta di attribuzione di tale qualifica ex novo, poiché quest'ultima era già stata attribuita all'interessato quando era dipendente della precedente amministrazione. Nel ringraziare, come sempre, per il parere che si riterrà di fornire sul tema si chiede di indicare, se possibile, delle fonti normative o di riferimento (pareri ARAN, Ministero Interno, ecc.) sull'argomento, dovendo il sottoscritto inoltrare apposita istanza scritta agli Uffici competenti ai fini dell'effettiva restituzione di quanto dovuto.

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