Ferisce gli agenti pur di evitare l’alcoltest
Ha mandato tre agenti al pronto soccorso, pur di non sottoporsi all’alcoltest. Per questo un romeno è stato arrestato domenica sera a Udine. E lunedì mattina, al termine del processo per direttissima, il giovane è tornato in libertà dopo aver patteggiato la pena di sei mesi.
I fatti. Erano circa le 22, quando due macchine si sono scontrate in via Renati. Un incidente non grave fortunatamente. Nessuno ha avuto bisogno di cure mediche, almeno secondo la ricostruzione della polizia. I due conducenti, un udinese di 53 anni che viaggiava su una Mercedes classe E e un 26enne di origine romena regolarmente residente in città che guidava una Fiat Croma, sono scesi dalla rispettive vetture, ma dopo qualche istante il più giovane ha cercato di allontanarsi. Il proprietario delle Mercedes ha tentato di trattenerlo e proprio in quei momenti accanto a loro è passata una pattuglia della Squadra volante.
Gli agenti si sono fermati per capire che cosa stesse succedendo e, alla vista degli uomini in divisa, il ragazzo, Andrei Ionut Buzila, classe 1990, ha tentato nuovamente la fuga. Il giovane, secondo i poliziotti, era in evidente stato di alterazione, probabilmente dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. «Ciao, ciao, io me ne vado» ha annunciato candidamente il 26enne agli agenti che nel frattempo avevano chiesto l’intervento di colleghi della polizia locale muniti di alcoltest.
Di fronte alla prospettiva di dover effettuare il test dell’etilometro il romeno si è agitato ancora di più e ha cominciato a a divincolarsi e a spintonare gli agenti. E alla fine, come accennato all’inizio, ne ha feriti tre: due poliziotti (che hanno avuto prognosi di sette e tre giorni per traumi non gravi) e una vigilessa (per lei la prognosi è stata di due giorni).
Alla fine del parapiglia e di tutta una serie di accertamenti che sono poi stati effettuati negli uffici della polizia, nei confronti del ragazzo sono state formulate le ipotesi d’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rifiuto di sottoporsi al test alcolimetrico e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.
Dell’accaduto è stato informato il pm Elisa Calligaris della Procura di Udine. Ieri in tribunale il giudice Roberto Pecile ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta di applicazione pena avanzata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Rizzo.
Fonte: MessaggeroVeneto
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