Data di pubblicazione:
14 maggio 2010
La patente ritirata mi è costata il posto di lavoro
Fonte:
Gazzettino
Regione:
Friuli-Venezia Giulia
Da una settimana ha di nuovo la patente, ma convive ancora con un profondo senso di colpa, Marco D'Agostina, il 46enne agente di commercio udinese che si era visto sospendere la patente perché risultato positivo all'alcoltest e che ora può beneficiare dell'innovativa decisione del giudice di pace di Udine, che gli consente di mettersi alla guida nei giorni lavorativi per 15 ore al giorno.
«Ero a cena con gli amici e ho fatto una stupidaggine, che non avevo mai fatto prima. Mi hanno fermato e mi hanno ritirato la patente - racconta l'inizio dei suoi guai -. Il giorno dopo sono stato licenziato; ero assunto a tempo indeterminato come venditore in un'azienda, ma da contratto la perdita della patente era causa di licenziamento. E così, per una cavolata di una sera, ho rischiato di mettere a repentaglio anche la famiglia; con le bollette da pagare avevo bisogno di lavorare. Sono riuscito a sopravvivere come agente di commercio, accompagnato un po' da mia moglie e un po' da un amico. Ma senza patente non posso lavorare». Ed è proprio per questo, per chiedere di tornare a guidare nelle sole ore lavorative, che l'uomo si è rivolto all'avvocato Emanuele Sergo.
Nel frattempo D'Agostina, che ha cominciato a seguire l'iter di corsi e controlli previsti nel caso di sospensione della patente per tasso alcolico superiore al consentito, è stato ritenuto idoneo alla guida per sei mesi dalla commissione medica provinciale. Elemento che ha portato il giudice di pace a emettere un'ordinanza che consente all'uomo, con un provvedimento in corso di causa, la guida per 15 ore nei giorni feriali, fino al 24 settembre. Il 23 settembre, nell'ultima udienza fissata, il giudice di pace Luigi Manno deciderà se continuare con questo regime "a tempo" e per quanto tempo ancora dovrà durare la sospensione della patente.
«Quando ho avuto notizia del provvedimento del giudice mi sono sentito fortunato. Sicuramente non berrò più neanche un goccio prima di mettermi alla guida, ma non lo facevo neanche prima. E' stata proprio una stupidaggine di una sera, per cui provo ancora frustrazione e senso di colpa», testimonia D'Agostina, precursore inconsapevole dell'emendamento "grappino" in discussione in Parlamento proprio in questi giorni. «Quando mi sono rivolto al legale non sapevo fosse nell'aria. Se sono favorevole? Io sì, anche perché in pratica ne sto beneficiando. Al divertimento rinuncio, ma il lavoro è un'altra cosa».
Fonte:
Gazzettino
********
Patente ritirata, il GdP gliela restituisce ad ore
Trovato
positivo all'alcol test, un automobilista friulano si è visto
sospeso il ritiro della patente di guida «ma solo per andare al lavoro». La decisione è stata assunta dal
giudice di pace di
Udine,
Luigi Manno.
La vicenda ha avuto come protagonista un
agente di commercio di Udine che era stato fermato dai carabinieri di
Basiliano (Udine) alla guida in stato di ebbrezza. La Prefettura di Udine gli aveva notificato la sospensione della patente, ma il giudice di pace ha accolto il ricorso dell'automobilista che
potrà quindi guidare per tre ore al giorno in un arco di tempo di 15 ore, appunto, «solo per motivi di lavoro».
Il provvedimento di fatto anticipa l'emendamento proposto dal senatore trevigiano della Lega Giampaolo Vallardi, già approvato in Senato, in base al quale il Prefetto può accordare un permesso di guida speciale di 3 ore al giorno per motivi di lavoro.
Fonte:
Gazzettino
«Ero a cena con gli amici e ho fatto una stupidaggine, che non avevo mai fatto prima. Mi hanno fermato e mi hanno ritirato la patente - racconta l'inizio dei suoi guai -. Il giorno dopo sono stato licenziato; ero assunto a tempo indeterminato come venditore in un'azienda, ma da contratto la perdita della patente era causa di licenziamento. E così, per una cavolata di una sera, ho rischiato di mettere a repentaglio anche la famiglia; con le bollette da pagare avevo bisogno di lavorare. Sono riuscito a sopravvivere come agente di commercio, accompagnato un po' da mia moglie e un po' da un amico. Ma senza patente non posso lavorare». Ed è proprio per questo, per chiedere di tornare a guidare nelle sole ore lavorative, che l'uomo si è rivolto all'avvocato Emanuele Sergo.
Nel frattempo D'Agostina, che ha cominciato a seguire l'iter di corsi e controlli previsti nel caso di sospensione della patente per tasso alcolico superiore al consentito, è stato ritenuto idoneo alla guida per sei mesi dalla commissione medica provinciale. Elemento che ha portato il giudice di pace a emettere un'ordinanza che consente all'uomo, con un provvedimento in corso di causa, la guida per 15 ore nei giorni feriali, fino al 24 settembre. Il 23 settembre, nell'ultima udienza fissata, il giudice di pace Luigi Manno deciderà se continuare con questo regime "a tempo" e per quanto tempo ancora dovrà durare la sospensione della patente.
«Quando ho avuto notizia del provvedimento del giudice mi sono sentito fortunato. Sicuramente non berrò più neanche un goccio prima di mettermi alla guida, ma non lo facevo neanche prima. E' stata proprio una stupidaggine di una sera, per cui provo ancora frustrazione e senso di colpa», testimonia D'Agostina, precursore inconsapevole dell'emendamento "grappino" in discussione in Parlamento proprio in questi giorni. «Quando mi sono rivolto al legale non sapevo fosse nell'aria. Se sono favorevole? Io sì, anche perché in pratica ne sto beneficiando. Al divertimento rinuncio, ma il lavoro è un'altra cosa».
Fonte:
Gazzettino
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Patente ritirata, il GdP gliela restituisce ad ore
Trovato
positivo all'alcol test, un automobilista friulano si è visto
sospeso il ritiro della patente di guida «ma solo per andare al lavoro». La decisione è stata assunta dal
giudice di pace di
Udine,
Luigi Manno.
La vicenda ha avuto come protagonista un
agente di commercio di Udine che era stato fermato dai carabinieri di
Basiliano (Udine) alla guida in stato di ebbrezza. La Prefettura di Udine gli aveva notificato la sospensione della patente, ma il giudice di pace ha accolto il ricorso dell'automobilista che
potrà quindi guidare per tre ore al giorno in un arco di tempo di 15 ore, appunto, «solo per motivi di lavoro».
Il provvedimento di fatto anticipa l'emendamento proposto dal senatore trevigiano della Lega Giampaolo Vallardi, già approvato in Senato, in base al quale il Prefetto può accordare un permesso di guida speciale di 3 ore al giorno per motivi di lavoro.
Fonte:
Gazzettino
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