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Data di pubblicazione: 27 marzo 2007

Milano, sul perchè dei pochi vigili in strada

Il Corriere della Sera
Lombardia
«Perché ci sono pochi vigili in strada? Siamo costretti a lavorare in ufficio»


«Il sindaco Moratti? Fa bene a chiedere più poliziotti ma prima guardi in casa sua. Si occupi personalmente della polizia municipale»
.

Parliamo di 3.300 uomini (i carabinieri a Milano e provincia sono «solo» 2.200, ndr) ma in strada, se va bene, ce ne sono solo il 20/25 per cento. Ecco perché si può tranquillamente parlare di "vigili-fantasma", di "vigili-invisibili". La gente se ne è accorta da tempo: non è una sensazione, i «ghisa» non ci sono, e i pochi che ci sono non si vedono». Parla ma chiede l' anonimato. È un dirigente della polizia locale: ha molti anni di carriera sulle spalle, è ancora innamorato del suo lavoro. Non ama dire «ai miei tempi...» anche se cosa è diventata oggi la polizia municipale («Hanno sbagliato anche il nome, non andava bene vigili urbani?») è sotto gli occhi di tutti. Le polemiche vorrebbe lasciarle fuori dalla porta ma sono i fatti a parlare da soli e ad alimentare le polemiche. Apre una cartelletta e tira fuori un po' di fogli intestati: Comune di Milano, Direzione polizia locale e sicurezza, Settore presidio del territorio. In quei fogli c' è tutta la crisi dei vigili urbani, la «spiega» del perché - al di là degli Albertini e delle Moratti di turno - gli agenti della municipale non vanno in strada. Spiega: «È stato il sindaco Albertini a ridurre le zone in cui è divisa Milano da 20 a 9. Bene, adesso ci sono nove comandi di zona. Quasi tutte le zone sono la somma di due vecchi comandi. Per esempio la zona 1 ha raggruppato l' ex Duomo e Garibaldi. In genere quelle più grosse hanno circa 350 uomini. Se guardiamo uno di questi foglietti - dai quali ha cancellato con il pennarello indelebile il riferimento alla zona - capiamo perché da tanti agenti in servizio «sulla carta» in strada ne arrivano veramente pochi. Cominciamo: effettivi agenti: 339. Meno 13 in malattia, 7 in infortunio, 22 in ferie, 31 a riposo, 14 assenti per altri motivi. Totale assenti: 87 unità. In pratica bisogna togliere subito un 25 per cento. Forza presente 252. Di questi 114 vengono «stornati» per altri servizi da «ordini superiori» (leggasi comandante e vicecomandante). A questi vanno tolti altri 58 che lavorano negli uffici del comando secondario. Altri 51 vengono inghiottiti dai servizi interni indispensabili (lettera-cassa-protocollo-logistica-segretaria-verbali-Pg-infortunistica-sportelli amministrativi). Rimangono 29 agenti di polizia municipale che il dirigente della zona può utilizzare in strada. Spalmateli - sulle 24 ore - in zona Centro o a Baggio ed ecco che, letteralmente, spariscono». Gli uomini però vengono utilizzati nelle segreterie. «Quella del comandante Emiliano Bezzon - continua «gola profonda» - ha un funzionario e sei agenti. Il vicecomandante arrivato fresco fresco da Brescia, Virgilio Appiani: un funzionario e sei agenti. Possiamo continuare con il potentissimo Giovanni Campana, direttore di settore cassa e personale: un funzionario e sei segretari. C' è anche la dottoressa Gabriella Della Valle, direttore del settore Procedure Sanzionatorie, un funzionario e quattro addetti. E si potrebbe continuare ancora». E i problemi sono uno collegato all' altro. «Provate a chiamare lo 02.77271 - di giorno e poi di notte - e vedere in quanto tempo riuscite a parlare con un operatore. Oppure a chiamare un carro attrezzi (con vigile a bordo) per una rimozione». Le pattuglia «automontate» - secondo uno dei foglietti in possesso del dirigente - sono 9+2 (a disposizione della centrale) durante il primo turno, dieci nel secondo turno, cinque al terzo. Gli incroci presidiati sono 5 dalle 7.30 alle 13.30 e altri 5 dalle 13.30 alle 19.30: un po' pochi in una zona qualsiasi di Milano. * * * 9 I COMANDI dei vigili sono stati ridotti da 20 a 9. I più grandi dispongono di 350 agenti * * * 660 I VIGILI urbani che ogni giorno svolgono il servizio sulle strade (su 4 turni) * * * 3.300 GLI AGENTI della polizia locale in servizio nei comandi di zona del Comune di Milano



Berticelli Alberto -
Il Corriere della Sera

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Le risposte del Comandante Bezzon



Vigili urbani «fantasma», vigili «invisibili». Dove sono finiti, comandante Emiliano Bezzon? Si sono rintanati in ufficio?

«Direi proprio di no, anzi. Anche perché l'effetto immediato della riorganizzazione dei comandi, ridotti da 15 a 9, è stata proprio la fuoriuscita di 96 agenti».


Documenti del comando dicono che presta servizio esterno solo un vigile su 5. Non le risulta?

«Aldilà di alcuni giorni, che possono avere una particolare incidenza di ferie, riposi e malattie, che sono istituti ineludibili, la nostra presenza è molto maggiore».


La può quantificare?

«Abbiamo 6-700 vigili in servizio esterno al mattino e altrettanti il pomeriggio, 150 fino alle 24 e 100 fino alle 7 del mattino. D'altronde, come potremmo rilevare 26 mila incidenti l'anno e denunciare 10 mila persone?».


Mettiamola così, allora: sono sufficienti?

«Sono i numeri massimi ottenibili da 3.041 appartenenti al corpo, di cui 2.815 agenti. Non ho io la potestà di decidere gli organici. Certo, se ci fossero le condizioni, altri uomini farebbero comodo. Ma siccome siamo pragmatici e ambrosiani, facciamo i conti con quello che abbiamo, non con il libro dei sogni».


Non ritiene che piazze e incroci siano poco presidiati?

«Nell'ultimo periodo abbiamo deciso di dare la maggiore visibilità possibile al personale. Con presidi fissi, dalle 18 in avanti, a cui partecipano anche i vigili di quartiere. La nostra visibilità è il primo passo per la prevenzione».


Eppure, la sensazione dei cittadini pare inversamente proporzionale allo sforzo.

«È evidente che se pensiamo di spalmare 6-700 uomini su 182 chilometri quadrati di città, il risultato non può essere una presenza capillare. Però, noi continuiamo in questo sforzo».


Intanto, i sindacati minacciano scioperi. Qualche problema ci sarà, o no?

«C'è stata una riorganizzazione complessa e non indolore. Dovevamo scegliere se mantenere gli uffici o snellire ed esternalizzare le risorse. Abbiamo optato per la seconda ipotesi, nell'ottica di presidiare di più il territorio».


Ha provato a telefonare al centralino della polizia municipale? I cittadini lamentano tempi d'attesa lunghissimi.

«Guardi, mediamente gestiamo 270 mila interventi l'anno, dall'incidente grave alla buca in strada. E abbiamo un inevaso storico di richieste del 10 per cento, una cifra abbassata nel tempo e comunque ancora migliorabile. È una criticità, per l'amor del cielo: se dovessi dire che tutto funziona perfettamente, sarei poco realista. Non ignoriamo le difficoltà e cerchiamo di dare soluzioni».


Come?

«A luglio parte il contact center unico per le chiamate. È solo un esempio».


Armando Stella

Fonte: Corriere della Sera 27/3/2007
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