Data di pubblicazione:
29 novembre 2004
Brescia. Tafferugli allo stadio: un vigile spara in aria
Fonte:
BresciaOggi
Regione:
Lombardia
Tensione nel prepartita e dopo Brescia-Palermo. Prima del fischio d’inizio, quando mancavano più di tre ore, una quarantina di ultrà bresciani è venuta a contatto con una quindicina di palermitani giunti in anticipo a Mompiano. I tifosi siciliani volevano salutare i loro giocatori che si trovavano in albergo, al «Una Hotel». E proprio nell’albergo alcuni ultrà palermitani hanno trovato rifugio, perfino nelle cucine, prima che giungessero in massa vigili, carabinieri e poliziotti. All’arrivo delle pattuglie i bresciani si sono allontanati per non essere fermati e identificati.
Sono stati vissuti momenti di forte tensione con le pattuglie motorizzate della polizia locale a chiedere alla centrale rinforzi.
I primi scontri. Erano le 11 quando in via dello Stadio, vicino alla pizzeria Santa Lucia, sono scoppiati i tafferugli tra l’avanguardia dei 600 tifosi rosanero e alcuni bresciani che presidiavano la zona dello stadio. Prima del contatto fisico i soliti insulti e i cori da stadio. Scene già viste a Mompiano come in tutti gli stadi italiani.
Un ragazzo siciliano, rincorso da alcuni bresciani, è salito di corsa sulla moto di un vigile. «Scappa, scappa» ha gridato. Il vigile ha perso l’equilibrio e sono caduti a terra. Contusi entrambi: il vigile ha avuto in ospedale 7 giorni di prognosi. Un altro agente è finito a terra caricato da un gruppo di tifosi che voleva raggiungere i rivali.
Un vigile ha dovuto sparare un colpo di pistola in aria per allontanare alcuni ultrà particolarmente violenti e decisi ad «incontrare» i rivali. Si sono visti fuori dal Rigamonti colpi proibiti, ma nessun tifoso si è fatto ricoverare in ospedale. Alcuni contusi hanno ugualmente raggiunto gli spalti e assistito all’incontro vinto dal Palermo.
Durante la partita soliti cori «chi non salta palermitano è» e striscioni. «Vi siete nascosti in cucina» con riferimento alla fuga in albergo.
A fine gara, mentre il pubblico sfollava, in piazzale Europa la polizia è intervenuta per sedare tafferugli tra gruppetti di tifosi bresciani e siciliani con scambio di pugni e calci. Diversi i contusi, nessuno grave.
La Digos ha filmato alcune persone e dalle immagini potrebbero scattare già oggi i primi deferimenti all’autorità giudiziaria con conseguenti inibizioni firmate dal questore Stefano Berrettoni: le diffide. Va comunque detto che nulla di veramente serio è accaduto ieri pomeriggio dentro e fuori il Rigamonti di Mompiano.
Polizia, vigili e carabinieri hanno fermato decine di tifosi, ma sino a ieri sera non erano stati adottati particolari provvedimenti.
Il servizio di prevenzione ha funzionato. La questura ha denunciato un bresciano e un palermitano per possesso di armi. Nell’operazione «filtro» agli ingressi sono stati trovati in possesso di un piccolo coltello. Era nascosto nello zaino. Stavano andando allo stadio armati. Assurdo. Entrambi sono maggiorenni.
Sono stati vissuti momenti di forte tensione con le pattuglie motorizzate della polizia locale a chiedere alla centrale rinforzi.
I primi scontri. Erano le 11 quando in via dello Stadio, vicino alla pizzeria Santa Lucia, sono scoppiati i tafferugli tra l’avanguardia dei 600 tifosi rosanero e alcuni bresciani che presidiavano la zona dello stadio. Prima del contatto fisico i soliti insulti e i cori da stadio. Scene già viste a Mompiano come in tutti gli stadi italiani.
Un ragazzo siciliano, rincorso da alcuni bresciani, è salito di corsa sulla moto di un vigile. «Scappa, scappa» ha gridato. Il vigile ha perso l’equilibrio e sono caduti a terra. Contusi entrambi: il vigile ha avuto in ospedale 7 giorni di prognosi. Un altro agente è finito a terra caricato da un gruppo di tifosi che voleva raggiungere i rivali.
Un vigile ha dovuto sparare un colpo di pistola in aria per allontanare alcuni ultrà particolarmente violenti e decisi ad «incontrare» i rivali. Si sono visti fuori dal Rigamonti colpi proibiti, ma nessun tifoso si è fatto ricoverare in ospedale. Alcuni contusi hanno ugualmente raggiunto gli spalti e assistito all’incontro vinto dal Palermo.
Durante la partita soliti cori «chi non salta palermitano è» e striscioni. «Vi siete nascosti in cucina» con riferimento alla fuga in albergo.
A fine gara, mentre il pubblico sfollava, in piazzale Europa la polizia è intervenuta per sedare tafferugli tra gruppetti di tifosi bresciani e siciliani con scambio di pugni e calci. Diversi i contusi, nessuno grave.
La Digos ha filmato alcune persone e dalle immagini potrebbero scattare già oggi i primi deferimenti all’autorità giudiziaria con conseguenti inibizioni firmate dal questore Stefano Berrettoni: le diffide. Va comunque detto che nulla di veramente serio è accaduto ieri pomeriggio dentro e fuori il Rigamonti di Mompiano.
Polizia, vigili e carabinieri hanno fermato decine di tifosi, ma sino a ieri sera non erano stati adottati particolari provvedimenti.
Il servizio di prevenzione ha funzionato. La questura ha denunciato un bresciano e un palermitano per possesso di armi. Nell’operazione «filtro» agli ingressi sono stati trovati in possesso di un piccolo coltello. Era nascosto nello zaino. Stavano andando allo stadio armati. Assurdo. Entrambi sono maggiorenni.
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