Data di pubblicazione:
31 agosto 2004
Milano. Ogni ora 13 verbali per eccesso di velocità
Fonte:
Corriere della Sera
Regione:
Lombardia
Milano oltre i limiti di velocità. Gli automobilisti schiacciano il piede sull’acceleratore ancora con troppa facilità. Anche in città. Incuranti del traffico, irrispettosi dei cartelli stradali, in perenne corsa sia sui rettilinei sia sulle vie secondarie. Sulle strade milanesi ogni mese saltano 935 patenti per eccesso di velocità. Le contravvenzioni fatte mensilmente sono 9.395, praticamente 13 all’ora. I punti bruciati per la fretta, sempre al mese, sono almeno 17 mila.
DI CORSA - Multati con autovelox e telecamere. Da gennaio a maggio i radar hanno colto in fallo 8.948 automobilisti, i quattro «occhi elettronici» installati sul cavalcavia Monteceneri ben 38.028. Insomma, solo negli ultimi cinque mesi, gli indisciplinati della velocità a Milano sono stati 46.976 . Sono incorsi in violazioni che comportano la sospensione della patente in 4.676. Non solo. Le infrazioni valgono complessivamente 85 mila punti. È il quadro che emerge dalle statistiche della polizia municipale.
LE STRADE - Al di là del cavalcavia del Monteceneri, c’è una «top ten» della velocità. Sono le strade in cui gli automobilisti incappano più spesso nei controlli radar. In cima alla classifica c’è viale De Gasperi (771 contravvenzioni). Di seguito: via del Ghisallo (707), via Palmanova (629), viale Enrico Fermi (618), via Ferrari (528), via Sant’Elia (497), via Novara (473), piazza Maggi (428), via della Chiesa Rossa (320) e via Cassinis (317). Altri punti di Milano con verifiche frequenti sono stati, di volta in volta, via Ferruccio, viale Rubicone, via Moro, via Corelli e via Belgioioso.
LE MULTE - Sanzioni da 33,60, 137,55 e 343,35 euro. Non rispettare i limiti di velocità pesa anche sul portafoglio: la stangata arriva, soprattutto, quando si viaggia oltre i 40 chilometri l’ora rispetto al consentito. L’autovelox (o il telelaser) può colpire ovunque. In un caso su quattro i vigili bloccano subito, lì in strada. Paletta alzata, blocchetto in mano. Il verbale è immediato: le scuse che può avanzare chi è seduto al volante sono limitate. Spesso, invece, non c’è nessun riscontro: la multa arriva a casa.
I PUNTI - A tutta velocità. Sfrecciano sulla sopraelevata del Monteceneri a 110 all’ora, si spostano in centro-città a 90 all’ora. Avere il piede pesante sull’acceleratore può costare molti punti. Se i limiti indicati sono superati di 40 chilometri ne costa dieci. Oltre a comportare l’addio (temporaneo) alla patente. Si perdono 2 punti se l’eccesso di velocità è tra gli 11 e i 40 chilometri. Sotto questa soglia, invece, non c’è decurtazione del punteggio.
CONTESTAZIONI - Il responsabile delle telecamere e del settore informatico della vigilanza, Massimo Pincelli , spiega: «Le contravvenzioni per velocità elevata sono le meno contestate. I milanesi, spesso, ammettono l’errore e pagano senza fare ricorso né al prefetto né al giudice di pace». Poche polemiche, dunque. Al contrario delle telemulte inflitte a raffica nelle zone a traffico limitato che hanno scatenato, nei mesi scorsi, un ampio dibattito. Soprattutto per quanto riguarda corso Garibaldi.
IL CONFRONTO - L’effetto telecamera e il timore degli autovelox hanno spinto i milanesi a essere più prudenti alla guida. Finora sono stati compilati meno verbali rispetto al 2003. Almeno per quanto riguarda i radar: da gennaio a maggio dello scorso anno le multe erano state 11 mila, il 10 per cento in più. Il paragone con gli occhi elettronici non è possibile perché sono stati introdotti a marzo 2003. «All’inizio c’è stato un boom di infrazioni - dice Pincelli - poi, con il tempo, l’andamento si è stabilizzato».
INFRAZIONI MENO GRAVI - Attenzione, però: la diminuzione delle sanzioni rispetto ai primi mesi del 2003 potrebbe essere dovuta anche a un numero inferiore di controlli. «Il loro merito è, in ogni caso, quello di avere ridotto la velocità - osserva Pincelli -. Lo dimostrano, ancora una volta, i numeri». Gli automobilisti multati per aver «bruciato» i limiti di oltre 40 chilometri all’ora sono diminuiti del 75 per cento. In discesa del 40 per cento anche quelli che hanno superato i 10-40 chilometri all’ora.
LA VALUTAZIONE - L’assessore al Traffico, Giorgio Goggi, è soddisfatto: «Le contravvenzioni aumentano la sicurezza stradale perché spingono gli automobilisti a rispettare le regole. I morti da incidente a Milano sono in calo, idem per i feriti. Bruciare un semaforo rosso e andare troppo forte - sottolinea Goggi - mettono davvero in pericolo la vita di una persona. Di qui l’importanza di perseguire soprattutto questi comportamenti scorretti». La città, in data ancora da fissare, potrebbe dotarsi di trenta nuove telecamere anti-velocità. Almeno cinque sono già in funzione in via sperimentale: adesso manca solo il via libera del Comune per renderle attive anche dal punto di vista delle contravvenzioni. Altre sono in corso di installazione: partirà, poi, un periodo di prova per verificarne il corretto funzionamento.
DI CORSA - Multati con autovelox e telecamere. Da gennaio a maggio i radar hanno colto in fallo 8.948 automobilisti, i quattro «occhi elettronici» installati sul cavalcavia Monteceneri ben 38.028. Insomma, solo negli ultimi cinque mesi, gli indisciplinati della velocità a Milano sono stati 46.976 . Sono incorsi in violazioni che comportano la sospensione della patente in 4.676. Non solo. Le infrazioni valgono complessivamente 85 mila punti. È il quadro che emerge dalle statistiche della polizia municipale.
LE STRADE - Al di là del cavalcavia del Monteceneri, c’è una «top ten» della velocità. Sono le strade in cui gli automobilisti incappano più spesso nei controlli radar. In cima alla classifica c’è viale De Gasperi (771 contravvenzioni). Di seguito: via del Ghisallo (707), via Palmanova (629), viale Enrico Fermi (618), via Ferrari (528), via Sant’Elia (497), via Novara (473), piazza Maggi (428), via della Chiesa Rossa (320) e via Cassinis (317). Altri punti di Milano con verifiche frequenti sono stati, di volta in volta, via Ferruccio, viale Rubicone, via Moro, via Corelli e via Belgioioso.
LE MULTE - Sanzioni da 33,60, 137,55 e 343,35 euro. Non rispettare i limiti di velocità pesa anche sul portafoglio: la stangata arriva, soprattutto, quando si viaggia oltre i 40 chilometri l’ora rispetto al consentito. L’autovelox (o il telelaser) può colpire ovunque. In un caso su quattro i vigili bloccano subito, lì in strada. Paletta alzata, blocchetto in mano. Il verbale è immediato: le scuse che può avanzare chi è seduto al volante sono limitate. Spesso, invece, non c’è nessun riscontro: la multa arriva a casa.
I PUNTI - A tutta velocità. Sfrecciano sulla sopraelevata del Monteceneri a 110 all’ora, si spostano in centro-città a 90 all’ora. Avere il piede pesante sull’acceleratore può costare molti punti. Se i limiti indicati sono superati di 40 chilometri ne costa dieci. Oltre a comportare l’addio (temporaneo) alla patente. Si perdono 2 punti se l’eccesso di velocità è tra gli 11 e i 40 chilometri. Sotto questa soglia, invece, non c’è decurtazione del punteggio.
CONTESTAZIONI - Il responsabile delle telecamere e del settore informatico della vigilanza, Massimo Pincelli , spiega: «Le contravvenzioni per velocità elevata sono le meno contestate. I milanesi, spesso, ammettono l’errore e pagano senza fare ricorso né al prefetto né al giudice di pace». Poche polemiche, dunque. Al contrario delle telemulte inflitte a raffica nelle zone a traffico limitato che hanno scatenato, nei mesi scorsi, un ampio dibattito. Soprattutto per quanto riguarda corso Garibaldi.
IL CONFRONTO - L’effetto telecamera e il timore degli autovelox hanno spinto i milanesi a essere più prudenti alla guida. Finora sono stati compilati meno verbali rispetto al 2003. Almeno per quanto riguarda i radar: da gennaio a maggio dello scorso anno le multe erano state 11 mila, il 10 per cento in più. Il paragone con gli occhi elettronici non è possibile perché sono stati introdotti a marzo 2003. «All’inizio c’è stato un boom di infrazioni - dice Pincelli - poi, con il tempo, l’andamento si è stabilizzato».
INFRAZIONI MENO GRAVI - Attenzione, però: la diminuzione delle sanzioni rispetto ai primi mesi del 2003 potrebbe essere dovuta anche a un numero inferiore di controlli. «Il loro merito è, in ogni caso, quello di avere ridotto la velocità - osserva Pincelli -. Lo dimostrano, ancora una volta, i numeri». Gli automobilisti multati per aver «bruciato» i limiti di oltre 40 chilometri all’ora sono diminuiti del 75 per cento. In discesa del 40 per cento anche quelli che hanno superato i 10-40 chilometri all’ora.
LA VALUTAZIONE - L’assessore al Traffico, Giorgio Goggi, è soddisfatto: «Le contravvenzioni aumentano la sicurezza stradale perché spingono gli automobilisti a rispettare le regole. I morti da incidente a Milano sono in calo, idem per i feriti. Bruciare un semaforo rosso e andare troppo forte - sottolinea Goggi - mettono davvero in pericolo la vita di una persona. Di qui l’importanza di perseguire soprattutto questi comportamenti scorretti». La città, in data ancora da fissare, potrebbe dotarsi di trenta nuove telecamere anti-velocità. Almeno cinque sono già in funzione in via sperimentale: adesso manca solo il via libera del Comune per renderle attive anche dal punto di vista delle contravvenzioni. Altre sono in corso di installazione: partirà, poi, un periodo di prova per verificarne il corretto funzionamento.
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