Data di pubblicazione:
13 luglio 2004
Milano. Ottomila moto dimenticate nei depositi comunali
Fonte:
Libero
Regione:
Lombardia
Ottomila motorini ammassati in via Gregorovius 15, dove hanno sede le Civiche Depositerie. Qui, in un casermone dimenticato della periferia nord- est della città vengono portati dai vigili motocicli, ciclomotori e biciclette sequestrati per diversi motivi. Si può trattare di mezzi incidentati, in stato di fermo e a disposizione delle autorità per i rilievi o di veicoli rubati. O, ancora, più semplicemente mezzi ritirati per violazione del codice stradale: si va dal mancato uso del casco all'assicurazione scaduta o alla guida senza patente. Le Civiche Depositerie, in questi ultimi casi, ricevono e custodiscono questi mezzi, in attesa che i legittimi proprietari vengano a ritirarli, sempre che ne abbiano l'autorizzazione. E dopo aver adempiuto alle formalità giudiziarie e al pagamento dei diritti di custodia. Questi mezzi attendono qui il loro destino: lunghe file di moto, scooter e biciclette si perdono a vista d'occhio. «Occupano due piani di un deposito coperto e non sono certo il massimo della sicurezza - spiega Pasquale Latorre, l'architetto responsabile della struttura. «In caso di incendio si corrono dei rischi, nonostante noi cerchiamo in ogni modo di rispettare le indicazioni imposte dal decreto legislativo 626 sulla sicurezza». Ogni giorno ne arrivano almeno una trentina. La loro permanenza in via Gregorovius varia a seconda del motivo del sequestro: dai pochi giorni per le infraioni alle lunghe "degenze" se rubate. Molti mezzi vengono ritirati dai loro proprietari. Quelli non reclamati o rubati dopo un certo periodo finiscono all'asta. «Esiste un sito che si occupa della vendita di questi veicoli (www.euraste.it) - spiega ancora Latorre-. Si possono fare buoni affari». Da febbraio scorso, però, non tutte le due ruote sequestrate giungono direttamente in via Gregorovius 15. Il deposito, infatti, osserva un orario lavorativo "ridotto". Con chiusura anticipata alle 17.30. A denunciarlo è Roberto Miglio, a nome del sindacato autonomo dei Vigili. «Prima era aperto 24 ore su 24. In qualunque momento noi potevamo consegnare i mezzi - spiega Miglio -. Ora non è più così: dopo le 17.30 e il sabato e la domenica scooter e motociclette requisiti sono portati al deposito in via Messina. Poi il lunedì mattina dobbiamo con un furgone trasferire i veicoli in via Gregorovius». La riduzione dell'orario di apertura dei depositi sembra sia dovuto alla necessità di risparmiare. «Invece si spende di più», continua polemico Miglio, «per trasportare tutti i mezzi gli agenti sono costretti a fare più giri visto che il furgone può contenere al massimo tre motociclette». Il sindacato della polizia municipale chiede quindi che venga ripristinato il vecchio sistema, più snello e veloce. E da via Gregorovius cosa dicono? Latorre respinge le accuse. E spiega: «Da febbraio scorso abbiamo deciso la riduzione dell'orario. Anziché 24 ore su 24, si è deciso di fare due turni: dalle 8 e 10 fino alle 14 e dalle 14 alle 20 e 10 e non alle 17.30. Il taglio è stato studiato di comune accordo con i vigili. Statistiche alla mano si era visto che la media dei veicoli ritirati la notte si aggirava intorno ai 4, nel fine settimana il numero non era così consistente da richiedere l'apertura del deposito. I ghisa si erano quindi impegnati a trovare un luogo dove tenere i mezzi sequestrati in attesa di trasferirli qui da noi». Ma il disagio dei "traslochi" del lunedì mattina sembra aver fatto ricredere i vigili che chiedono il ripristino delle 24 ore. «In realtà - continua Latorre - l'unico disguido è che magari il proprietario di un motorino sequestrato viene qua da noi con la multa pagata e il mezzo magari è ancora in via Messina. Ma i disagi finiscono qui».
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