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Data di pubblicazione: 07 luglio 2004

Rovereto. "Progetto sicurezza"

L'Adige
Toscana
La comunicazione da parte della Provincia dell´approvazione del finanziamento di 3 milioni e 695 mila euro è un ulteriore passo avanti nella costituzione del nuovo comando di polizia municipale di Rovereto e della valli del Leno. Entro la fine del mese i sindaci dei tre comuni interessati (Rovereto, Terragnolo e Trambileno) firmeranno la convezione e, una volta terminati i corsi, tramite concorso verranno assunti nuovi vigili. La notizia dei finanziamenti arrivati da piazza Dante richiama l´attenzione sul nuovo comando che fa capo alla città della Quercia ed ai due comuni di Terragnolo e Trambileno, ma la riorganizzazione del servizio garantito dai vigili urbani riguarda l´intera provincia. È il cosiddetto "Progetto sicurezza" definito dalla Provincia. «Un progetto molto innovativo rispetto al resto d´Italia - spiega il comandante del corpo di Rovereto, Marco D´Arcangelo, già designato a capo del nuovo comando - che prevede il controllo di tutte le materie delegate agli enti locali o di loro competenza». Per un momento allarghiamo lo sguardo all´intero Trentino per capire il funzionamento del nuovo sistema. Su scala provinciale infatti sono state disegnate otto grandi aree, i distretti. Quello che coincide con il territorio della Vallagarina e degli altipiani cimbri è il distretto numero sei. Per ciascun distretto la Provincia ha individuato una serie di ambiti. Nel nostro ce ne sono quattro: c´è l´ambito di Rovereto, Vallarsa, Trambileno, Terragnolo, Folgaria, Luserna e Lavarone, quello formato dai comuni di Mori, Brentonico e Ronzo Chienis, quello composto dalle municipalità di Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo, Nomi, Besenello, Calliano e Volano ed infine l´ambito di Ala ed Avio. «Nel progetto l´ambito rappresenta l´unità minima di gestione del servizio di polizia municipale - spiega D´Arcangelo - perché la Provincia ritiene che i comuni non possano svolgere al meglio questo servizio se non con un certo livello di personale. Nulla vieta però ai comuni stessi di mantenere la gestione diretta dei propri vigili urbani, li pone soltanto davanti ad una scelta». È il caso di Villa Lagarina che non ha aderito al corpo intercomunale dell´Alta Vallagarina, di Avio che non si è ancora pronunciato in proposito, e di Vallarsa, Folgaria, Luserna e Lavarone che potrebbero agganciarsi in un secondo momento. «Il progetto prevede standard di qualità e quantità molto elevati» sottolinea il comandante di Rovereto, riconoscendo l´importanza di avere a disposizione personale qualificato. A questo servono i corsi indetti dai vari ambiti, al termine dei quali ci saranno nuove assunzioni. Ne sono previste 11 per l´ambito di Rovereto e della valli del Leno, che serviranno per garantire un servizio omogeneo. Basti pensare che anche i vigili di quartiere (assegnati alle circoscrizioni) e di zona (che circolano nel centro storico) saranno presenti anche sul resto del territorio e si chiameranno vigili di località. Servirà una nuova sede, la cui individuazione spetta al Comune. Altri 14 agenti verranno assunti dal distretto, gestito direttamente dalla Provincia, mentre sono dieci le nuove assunzioni del corpo intercomunale dell´Alta Vallagarina e tre per il nuovo corpo intercomunale di Mori, Brentonico e Ronzo Chienis. «Una delle differenze sostanziali per noi, oltre al potenziamento del servizio - precisa il referente comprensoriale Carlo Rossi - è che ora sarà l´assemblea dei sindaci ad assumere le decisioni in proposito».
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