venerdì, 25 aprile 2025
spinner
Data di pubblicazione: 07 luglio 2004

Roma. Tangenti: le indagini alla Polizia Municipale

Il Messaggero
Lazio
Di solito si muove per le strade della periferia orientale di Roma sulla sua Mercedes. O su una Ford Focus guidata dall’autista di una delle ditte con cui tratta. Ma ieri mattina, di buon ora, si è dovuto accontentare di un’auto di servizio della polizia municipale che lo ha prelevato mentre era a Marcetelli, in provincia di Rieti, suo paese natale. Domenico Ippoliti, 57 anni appena compiuti, dirigente dell’ufficio tecnico del Municipio VIII, è ora agli arresti domiciliari. Come Camillo Lucci, 49 anni, geometra e dipendente municipale, arrestato nella sua villetta in via di Vermicino, quasi al confine con Frascati. Entrambi sono accusati dagli investigatori del gruppo VIII della polizia municipale, diretti da Antonio Di Maggio, di aver intascato tangenti tra il 5 e il 6 per cento per lavori di manutenzione in appartamenti popolari (tra i settemila presenti nel territorio municipale), scuole, asili nido e centri per anziani. Tutte strutture di proprietà del Comune, concentrate nei quartieri di Tor Bella Monaca, Torre Maura, Tor Vergata e Ponte di Nona. I lavori spesso non venivano proprio eseguiti, o erano svolti “in economia”. Comunque venivano subappaltati sempre alle stesse ditte. Queste, secondo l’accusa, pagavano le tangenti ai due arrestati e riempivano i moduli usati per quantificare i lavori di ristrutturazione, che dovrebbero essere compilati dai tecnici comunali. Dalle prime stime, la torta supererebbe i 700 mila euro annui per i lavori ordinari e quasi altrettanti per quelli straordinari. L’attività illecita, partita nel 1999, avrebbe coinvolto almeno altre nove persone, indagate nell’inchiesta coordinata dal pm Carlo Lasperanza, che ha portato il gip Renato Laviola a emettere le due ordinanze di custodia cautelare. Associazione per delinquere, corruzione, concussione, truffa e falso in atto pubblico i reati contestati. Tra gli indagati sei piccoli imprenditori, altri due dipendenti del Municipio e un funzionario della Ragioneria generale del Campidoglio. Questo avrebbe avuto il compito di autorizzare il pagamento di lavori di manutenzione definiti urgenti e quindi assegnabili con trattativa privata. Le indagini sono nate nel 2003 da una denuncia di un operaio del Municipio, al quale sarebbero stati offerti soldi per mascherare lavori non eseguiti. Ma anche il capogruppo Ds al consiglio municipale Marco Scipioni aveva più volte parlato di «non funzionalità» degli uffici tecnici. Un centinaio, poi, le segnalazioni di cittadini che si lamentavano per interventi di manutenzione mai fatti. Per arrivare agli arresti, i vigili hanno fatto intercettazioni telefoniche e sistemato microfoni e telecamere nei luoghi di lavoro degli indagati. Complessivamente sono stati perquisiti 14 tra appartamenti e uffici e sequestrati venti conti correnti intestati a persone coinvolte nell’inchiesta, oltre a un personal computer e alcuni registri, con una sorta di contabilità delle tangenti. I vigili hanno anche trovato due fucili da caccia a casa di Ippoliti, uno nella villetta di Lucci e un altro, insieme a una pistola calibro 6,35, nell’appartamento di un indagato. Tutte armi risultate non regolarmente denunciate.
Articoli simili