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Data di pubblicazione: 16 novembre 2008

Lettere al direttore

PoliziaMunicipale.it


Pubblichiamo le prime reazioni alla lettera, ulteriori riflessioni possono essere inviate a:
redazione@poliziamunicipale.it

Grazie.

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AGGIORNAMENTO DI SABATO 15.11.2008, ORE 21:00


Gentile Direttore,
sono un agente di polizia locale e sarei estremamente contento se pubblicasse la mia e-mail,sono fiero di poter fare questo lavoro e dispiaciuto sui fatti accaduti ai colleghi di parma. Il nostro lavoro non viene valorizzato sia dagli organi politici che mediatici,non abbiamo niente di meno e niente di più rispetto alle altre forze di polizia. La persona che ha scritto quella lettera è poco informata in quanto noi da anni collaboriamo e svolgiamo gli stessi compiti dei colleghi,e con i pochi mezzia disposizione riusciamo con tanta voglia e personalità a ottenere dei buoni risultati.Le invidie e le stupidaggini di tanta gente ignorante non ci toccano e mi auguro al più presto che il Parlamento faccia la sua parte con l'approvazione della nuova legge e ci riconosca il grande lavoro che ogni giorno facciamo. Spero che chi ha scritto non sia un collega in quanto in punta di piedi mi permetto di dirgli di andare nel più breve tempo possibile in pensione o cambiare lavoro in quanto mi vergogno io per lui. Con l'occasione le porgo cordiali saluti

B.M.


Sono un operatore della Polizia Locale di Milano da più di dieci anni... Ho l'onore di essere stato tra i primi dieci prescelti per far parte del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico. All'epoca della creazione vi furono notevoli critiche in quanto, nelle intenzioni dell'Ufficiale comandante del Nucleo, aprivamo la via ad una serie di servizi che spaziavano dal controllo del codice della strada a servizi di scorta del personale ATM, dai sequestri di merce contraffatta nelle metropolitane a compiti di controllo delle stazioni metro durante il periodo dell'11 settembre. Tuttora molti colleghi "storcono il naso" quando sentono ciò che a Milano i nuclei specializzati ricoprono. Personalmente, pur non facendo più parte del Nucleo, ricordo con emozione lo sguardo di una bambina di 12 anni letteralmente terrorizzata da un maniaco che le si "appiccicava" addosso su un mezzo pubblico e che noi seguimmo per alcune settimane arrivando alla denuncia del soggetto. I tempi cambiano, deve cambiare anche il modo di pensare il servizio alla collettività che i vari Corpi di Polizia Locale possono rendere.

M.M.



AGGIORNAMENTO DI SABATO 15.11.2008, ORE 15:00


La persona che ha scritto la lettera sui fatti di Parma forse è atterrata dal pianeta marte.
Dire che i compiti che svolgeva il Nucleo speciale di Parma non possono essere svolti dalla PL significa offendere la nostra categoria e disconoscere la realtà, oltre che distruggere un lavoro che si sta facendo a tutti i livelli per valorizzare la PL.
Invito questa persona a visitare il Nucleo di PG della PL di Torino che da anni (circa quindici), svolge indagini (anche con intercettazioni ambientali, telefoniche e GPS) anche per gli stupefacenti con decine di arresti e chili di stupefacente sequestrati.
Mi risulta che nessuno dei colleghi che hanno fatto parte o che fanno parte di tale Nucleo sia stato mai denunciato da qualche arrestato che ha lamentato di essere picchiato.
Se i colleghi di Parma hanno sbagliato (e se lo hanno fatto è stato un grave errore, poichè più gravi sono stati gli errori fatti per coprire il primo errore che, tutto sommato, può anche succedere ai migliori investigatori) è giusto che paghino, ma da lì a dire che noi tutti siamo solo buoni a fare gli sparamulte e a fare i sorteggi coi bussolotti ai mercati, ce ne passa.
Invito ancora la persona a guardere la realta di altre Polizie Locale nel mondo e ai compiti che svolgono.
Certo, l'esperienza e l'addestramento sono importanti ma nessuno nasce "imparato", neanche quelli delle polizie statali.
Forse per questa persona, se è un collega, date le tendenze di evoluzione della Polizia Locale, è arrivato il momento di meditare di cambiare mestiere.

G.C., Polizia Locale di Torino

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LA LETTERA AL DIRETTORE


Volevo esprimere un saluto affettuoso a tutti gli operatori Comunali che svolgono opera di Polizia Municipale.

Credo che, dopo il ragazzo oltraggiato e picchiato per cui tutti attendiamo le valutazioni della Magistratura che ha acclarato i fatti, la solidarietà vada anche agli operatori della Polizia Municipale di Parma che ogni giorno svolgono senza abusi e violenze il loro lavoro.
Che ritengo non facile!
Credo che questi siano le altre vittime di questa penosa e vergognosa vicenda che ha infangato, appunto, l'opera quotidiana che gli stessi svolgono.

Sono certo che siete stati e sarete, come redazione, sommersi da mail e lettere di condanna per l'operato degli imputati.
Per questo ho pensato che vada ricordato chi svolge il proprio lavoro con onestà e dignità.
Che sono certo è la maggioranza degli operatori della Polizia Municipale.

Forse, e questo è un mio pensiero, dopo lo scioglimento del gruppo operativo...credo anzi sono certo che dovrebbero essere riviste le modalità di impiego del personale in essere.
Chi è stato assunto per compiti di Polizia Comunale non può ne deve svolgere compiti di antidroga od altro.
Di questo se ne deve occupare per Istituto, già lo svolgono egregiamente, le FF.OO che hanno personale preparato e capace di adempiere a questo compito.
I compiti della Polizia Comunale devono tornare ad essere quelli precipui ed istituzionali, ovvero, Mercati rionali, traffico urbano ed altro.
Un operatore di Polizia non si inventa in pochi giorni, occorre esperienza, capacità e colpo d'occhio...tutte doti che chi è stato assunto per altri compiti non possiede.
Per questo poi si arriva agli abusi ed alle violenze che hanno visto protagonisti gli imputati, in parte generate da incapacità e cattiva conoscenza dei compiti e dei ruoli...sulle mancanze caratteriali, non conoscendo i soggetti imputati, non mi pronuncio.

Un caro saluto


(lettera firmata)


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