Data di pubblicazione:
14 novembre 2008
Ordinanze sulla sicurezza urbana
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
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fonte:
Anci
Sicurezza: Anci, lettura delle Ordinanze dei sindaci
Sicurezza urbana e ordinanze dei sindaci: la lettura delle prime ordinanze deliberate dai primi cittadini mettono in evidenza due ambiti di intervento prioritari: la vendita di bevande alcoliche e la prostituzione su strada ai quali fanno seguito, in ordine di importanza l'abbandono di rifiuti ingombranti, la vendita e il consumo di alimenti e bevande nelle piazze o nelle strade della città, gli interventi su unità abitative sovraffollate, occupate o in condizioni di degrado.
Parlando con la stampa a margine dell'incontro svoltosi in Anci, Flavio Zanonato ha ricordato che i sindaci utilizzano l'ordinanza laddove ci sia un vuoto normativo e sempre in casi particolari o di emergenza. "Il decreto Maroni ha dichiarato il sindaco di Padova ha esteso questa facoltà ad una fattispecie che prima non esisteva: il grave degrado urbano".
Forniamo di seguito una sintesi dei dati raccolti dall'Associazione sulle ordinanze sindacali.
Ordinanze dei Sindaci sulla sicurezza urbana Lettura dei dati
La dimensione comunale
Le ordinanze raccolte nella Banca Dati sono state emesse soprattutto da Sindaci dei Comuni di medie dimensioni: il 64% delle ordinanze in materia di sicurezza urbana raccolte sono state emesse in comuni con popolazione compresa tra i 15.000 e i 50.000 abitanti (33,6%) e tra i 50.001 e i 100.000 abitanti (30,4%); mentre il 20% in comuni con oltre 100.000 residenti.
La ripartizione territoriale
La maggior parte delle ordinanze presenti nella Banca Dati è stata emessa nei Comuni del Nord Ovest e del Nord Est (rispettivamente il 36% e 33%). Solo il 6% delle ordinanze raccolte è stato emesso nei comuni delle due Isole Maggiori e il 10% in quelli del Mezzogiorno.
Gli ambiti di intervento
Le ordinanze raccolte nella Banca Dati riguardano soprattutto il divieto di vendita di bevande alcoliche (13,8%), di prostituzione su strada (11,7%), l'abbandono di rifiuti ingombranti (10,7%), la vendita e il consumo di alimenti e bevande nelle piazze o nelle strade della città (8,7%), così come gli interventi su unità abitative sovraffollate, occupate o in condizioni di degrado (8%).
I destinatari delle ordinanze
Generalmente la totalità della collettività è destinataria dei contenuti delle ordinanze attualmente presenti nella Banca Dati (61%). Solo nel 16% dei casi, i contenuti sono indirizzati ad esercenti di attività commerciali, associazioni, centri ricreativi e culturali, mentre il restante 21% è rivolto a privati o enti o società proprietarie di immobili.
I luoghi di applicazione
Poco meno della metà delle ordinanze raccolte nella Banca Dati sono finalizzate a contrastare situazioni che si verificano sull'intero territorio comunale (49%). Le restanti sono dirette a contrastare situazioni presenti in specifiche aree (vie, quartieri, piazze) (29%), e in specifiche tipologie di aree del comune (parchi, scuole,..) (22%).
I tempi di applicazione
Poco meno dei 3/4 delle ordinanze presenti nella Banca Dati trova applicazione tutti i giorni, senza una specifica previsione oraria (72%). Solo il 16% si applica in una specifica fascia oraria per lo più serale o notturna -, e solo il 12% in specifiche giornate, soprattutto in occasione di ricorrenze e festività.
IN ALLEGATO L'ELENCO DELL'ANCI RELATIVO ALLE ORDINANZE SINDACALI ADOTTATE AI SENSI DEL DECRETO MARONI DEL 05.08.2008, AGGIORNATO AL 14.11.2008.
l'elenco Anci delle ordinanze | 200,5 kB |
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