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Data di pubblicazione: 01 gennaio 2007

Giudici di pace

PoliziaMunicipale.it
Botta e risposta tra il Presidente dell'UCPI, Unione Camere Penali Italiane, Oreste Dominioni, ed il Presidente dell'ANGDP, Associazione Nazionale Giudici di Pace, Francesco Cersosimo. Da una parte, il 6 ottobre scorso, all'undicesimo congresso dell'Unione delle Camere Penali, Dominioni ha parlato di "assenza di professionalità specifica in capo ai giudici di pace, conseguente difficoltà degli stessi di applicare correttamente le norme del codice di rito, la mancanza di ogni forma di verbalizzazione integrale, sono tutti elementi che concorrono a rendere il processo dinanzi al Giudice di Pace un luogo di contesa, ove le parti si affrontano nell'assenza di un'effettiva direzione del dibattimento e si incorre in palesi violazioni delle regole processuali e di giudizio. Un simile prezzo non deve valere la celerità di giudizio".
A queste affermazioni ha ribattuto il Presidente dell'Associazione dei GdP, Cersosimo, sulle pagine di Italia Oggi lo scorso 21 dicembre. Il Presidente ha affermato che "occorre mettere sul piatto non solo la celerità dei processi, per cui meniamo vanto e di cui l'avvocatura, specie quella giovane, non smette di ringraziarci, ma anche la qualità del prodotto, rappresentato da sentenze scarsamente appellate. I Gdp, hanno ottenuto, su loro richiesta, dal Ministero e dal Consiglio Superiore della Magistratura, corsi periodici di formazione professionale, pressoché obbligatori. Allo stato appaiono denigratori questi elementi di critica per una categoria che ha messo al primo posto la giustizia al servizio del cittadino". E' stato anche rimarcato da parte del Presidente dell'ANGDP che i giudici di pace fanno parte dell'ordinamento giudiziario e che occorre ringraziare i medesimi se non si è ancora arrivati al collasso con oltre 1.300.000 procedimenti definiti e sottratti ai Magistrati togati (cioè quelli di ruolo). Inoltre, l'indennità fissa stabilita per i GdP è solo di 241 euro, corrisposta per undici mesi, in quanto nel mese di agosto non possono essere stabilite udienze. La rimanente parte delle indennità è stabilita soltanto per le udienze effettivamente tenute (36,15 euro ciascuna), con un massimo di 110 annue, ed al deposito delle Sentenze, per circa 56 Euro ognuna. Quindi, i Giudici di Pace vengono pagati "a cottimo" per usare una brutta espressione, cioè soltanto al compimento del loro compito, con una media di circa 1000 euro al mese ciascuno. Lordi. Le indennità, sottolinea ancora il Presidente, non vengono riviste già da sei anni (l'ultima volta nel 2000).
D'altro canto, invece, c'è chi si lamenta perché non si tengono più udienze, come ha fatto il Giudice di Pace di Monfalcone (Go), Leonardo Ermisino. Infatti, come è noto, il Decreto Legge 144/2005, convertito nella Legge 155/2005 del 31 luglio 2005, meglio noto come "Decreto Pisanu", all'art. 177 ha modificato alcuni articoli del D.Lgs. 274/2000, quello che regolamenta lo svolgimento del processo penale dinanzi al Giudice di Pace. Con il Decreto Pisanu sono state tolte le funzioni di Vice Procuratori Onorari d'Udienza al personale in servizio con la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria (sovente svolte da Carabinieri o Ufficiali della Polizia Municipale), riservandolo al solo personale in quiescenza da non più di due anni che nei cinque anni precedenti abbia svolto le funzioni di Ufficiale di P.G. o da laureati in giurisprudenza che frequentano il secondo anno della Scuola biennale di specializzazione in professioni legali. Questa modifica ha sconvolto praticamente gli uffici penali del GdP, in quanto ha privato i medesimi di moltissimi Vice procuratori onorari che da anni ricoprivano tale ruolo, e provocando, come afferma il GdP di Monfalcone, "la paralisi delle udienze penali". Infatti nel circondario della città friulana, le udienze penali innanzi il GdP non si tengono più dal settembre 2005, in quanto non vi sono persone dotate di quelle professionalità richieste dalla Legge 155/2005. Il medesimo Giudice ha invitato quindi pubblicamente gli Organi Nazionali dell'Associazione a farsi promotori presso il Ministero della Giustizia affinché la situazione sia riportata alla normalità. Il criterio della norma "Pisanu" era chiaro: far tornare i Carabinieri e Poliziotti che svolgevano tali funzioni onorarie al loro lavoro presso le Procure. Solo che non ci si è preoccupati di trovare dei "sostituti". Infatti sono pochissimi i pensionati delle Forze dell'Ordine che possano vantare cinque anni di anzianità come vice procuratore e si contano su una mano quelli che siano al secondo anno della Scuola di specializzazione ed abbiano tempo e voglia da dedicare per sostenere la Pubblica Accusa in procedimenti innanzi il Giudice di Pace penale. Occorre quindi modificare la norma, ripristinando, almeno per la Polizia Municipale la possibilità di tornare a coprire tale ruolo, e pubblicando nel contempo anche il bando per la copertura dei posti di Giudice Onorario di Tribunale, visto che è in scadenza anche la proroga per tali figure. Sono infatti posti importantissimi, che spesso sono chiamati a decidere sia sui ricorsi relativi ai Verbali amministrativi in materia di Inquinamento, salute, ambiante, di cui all'art. 22 bis della Legge. 689/81, sia, ora, all'appello verso le Sentenze dei Giudici di Pace sempre in materia di depenalizzazione.

R. Benigni
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