Data di pubblicazione:
07 dicembre 2006
Armamento polizia locale
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
fonte:
Ansa.it
ROMA - Per l'uso corretto dello sfollagente, il bastone distanziatore da oggi in dotazione del corpo di polizia municipale, i vigili urbani dovranno seguire corsi di addestramento. Le lezioni pero' non cominceranno prima di gennaio. In attesa della scuola di esercitazione e' stato raccomandato agli agenti che ne hanno gia' in dotazione uno, la massima prudenza.
Da oggi i 'ghisa' di Milano tornano quindi ad avere un'arma di difesa a disposizione. Il bastone distanziatore o mazzetta di segnalazione. Uno strumento di 60 centimetri, bianco, 400 grammi di peso. In realta' i vigili urbani di Milano appartengono a quel 50% di corpi di polizia municipale in Italia che hanno una pistola. Arma pero' che possono usare solo in caso di pericolo di vita, per difendere quella altrui o in situazioni di gravissimo pericolo. Vietato, se non in casi eccezionali, tirarla fuori in mezzo alla gente, col rischio di colpire qualche passante. Per difendersi, quindi, solo le mani. Come le due vigilesse picchiate qualche mese fa nei pressi dei Navigli, durante un controllo contro i venditori abusivi. Alcuni extracomunitari le colpirono alla schiena con le casette sulle quali tenevano sistemata la merce contraffatta. Finirono al pronto soccorso.
Allungando l'elenco dei circa 300 vigili che annualmente, ricorda il sindacato di categoria Sulpm, rimangono vittime di aggressioni. ''Ci auguriamo che questo strumento, peraltro a bassa intensita' offensiva, possa ridurre il numero delle aggressioni fisiche - afferma il segretario del sindacato Daniele Vincini - Sono anni che chiediamo di avere a disposizione uno strumento di difesa, per garantire la necessaria sicurezza a chi istituzionalmente deve garantirla: come vogliamo assicurare la cittadinanza che il ruolo e i compiti dei ghisa milanesi non cambieranno e rimarranno, a prescindere dagli equipaggiamenti, quelli di pertinenza di una vera e propria forza di polizia di prossimita'''. I primi vigili con lo sfollagente in mano o attaccato alla cintura entrano in servizio in serata, quando scatta il via libera per l'occupazione delle zone riservate alle bancarelle degli Oh Bej Oh Bej. Il posizionamento della tradizionale fiera di Sant'Ambrogio, anno dopo anno, assomiglia sempre di piu' ad una sfida all'ultimo spazio disponibile. I posti sono 400, ma ogni anno arrivano quasi il doppio di venditori, extracomunitari e non, abusivi, che spesso litigano tra di loro e con i regolari. Ad andarci di mezzo spesso sono proprio i vigili. Ma il debutto dei vigili con lo sfollagente, in una serata che dovrebbe essere di festa, sta gia' provocando delle polemiche.
''Qualche altro sindacato ha affermato che non era opportuno cominciare proprio nei giorni della festa del patrono di Milano - ha detto Vincini - Sono sindacalisti che poco o nulla sanno del nostro lavoro''. ''Noi invece sosteniamo che bisogna potenziare i corsi di difesa personale e tecniche operative - ha aggiunto il segretario del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale - Continueremo la nostra azione affinche' il personale venga dotato anche dello spray al capsicum''. Si tratta dello spray al peperoncino o urticante che il comune di Milano sollecita in dotazione, da tempo, per i suoi vigili. Per adottarlo tuttavia occorre una modifica della normativa vigente in materia. Nel frattempo, tra corsi e pratica, i 3180 vigili urbani di Milano avranno imparato tutte le potenzialita' del loro bastone distanziatore. A Roma la questione è antica, ma la decisione se riarmare o meno i vigili urbani non ha ancora trovato una risposta. La questione è tornata di attualità, non solo a Roma ma in tutte le città italiane, dopo la decisione del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di restituire al "ghisa" lo sfollagente, strumento di autodifesa che agli inizi del secolo scorso era un po' l'identità della polizia municipale meneghina. Il tema della sicurezza urbana è stato uno dei punti al centro della riforma del titolo V, anzi della cosiddetta devolution voluta dalla Lega.
In attesa di una definizione normativa sul piano nazionale, alcuni Comuni hanno già intrapreso la strada del "riarmo" della polizia municipale per rispondere a una rinnovata domanda di sicurezza, particolarmente forte nelle grandi aree urbane.
A PALERMO la polizia municipale è dotata di una calibro 9 d'ordinanza.
A ROMA la questione è ancora aperta: una delle ipotesi in campo è di rendere facoltativa la dotazione di un'arma. Della polizia municipale solo la cosiddetta "squadretta", vale a dire gli uomini che accompagnano il sindaco, è armata.
A MILANO torna lo sfollagente. La decisione riguarda alcune centinaia di uomini, ma è prevista l'estensione a tutta la polizia municipale nel giro di alcuni mesi. Lo sfollagente però non è una prerogativa meneghina.
Perché a SALERNO la stessa idea l'ha avuta il sindaco di centrosinistra, De Luca. La polizia municipale di quella città è stata dotata di sfollagente da alcuni mesi.
Pistola d'ordinanza anche per la polizia municipale di TORINO. Tutti i vigili girano armati e alle pattuglie che operano nei pressi di Porta Palazzo, zona considerata ad alto rischio sociale, è stata fornita una dotazione aggiuntiva: si tratta dello spray al peperoncino da utilizzare in caso di aggressione improvvisa o per un intervento d'emergenza in caso di rissa.
A VENEZIA la pistola è facoltativa mentre lo sfollagente è una dotazione d'ordinanza.
Ansa.it
ROMA - Per l'uso corretto dello sfollagente, il bastone distanziatore da oggi in dotazione del corpo di polizia municipale, i vigili urbani dovranno seguire corsi di addestramento. Le lezioni pero' non cominceranno prima di gennaio. In attesa della scuola di esercitazione e' stato raccomandato agli agenti che ne hanno gia' in dotazione uno, la massima prudenza.
Da oggi i 'ghisa' di Milano tornano quindi ad avere un'arma di difesa a disposizione. Il bastone distanziatore o mazzetta di segnalazione. Uno strumento di 60 centimetri, bianco, 400 grammi di peso. In realta' i vigili urbani di Milano appartengono a quel 50% di corpi di polizia municipale in Italia che hanno una pistola. Arma pero' che possono usare solo in caso di pericolo di vita, per difendere quella altrui o in situazioni di gravissimo pericolo. Vietato, se non in casi eccezionali, tirarla fuori in mezzo alla gente, col rischio di colpire qualche passante. Per difendersi, quindi, solo le mani. Come le due vigilesse picchiate qualche mese fa nei pressi dei Navigli, durante un controllo contro i venditori abusivi. Alcuni extracomunitari le colpirono alla schiena con le casette sulle quali tenevano sistemata la merce contraffatta. Finirono al pronto soccorso.
Allungando l'elenco dei circa 300 vigili che annualmente, ricorda il sindacato di categoria Sulpm, rimangono vittime di aggressioni. ''Ci auguriamo che questo strumento, peraltro a bassa intensita' offensiva, possa ridurre il numero delle aggressioni fisiche - afferma il segretario del sindacato Daniele Vincini - Sono anni che chiediamo di avere a disposizione uno strumento di difesa, per garantire la necessaria sicurezza a chi istituzionalmente deve garantirla: come vogliamo assicurare la cittadinanza che il ruolo e i compiti dei ghisa milanesi non cambieranno e rimarranno, a prescindere dagli equipaggiamenti, quelli di pertinenza di una vera e propria forza di polizia di prossimita'''. I primi vigili con lo sfollagente in mano o attaccato alla cintura entrano in servizio in serata, quando scatta il via libera per l'occupazione delle zone riservate alle bancarelle degli Oh Bej Oh Bej. Il posizionamento della tradizionale fiera di Sant'Ambrogio, anno dopo anno, assomiglia sempre di piu' ad una sfida all'ultimo spazio disponibile. I posti sono 400, ma ogni anno arrivano quasi il doppio di venditori, extracomunitari e non, abusivi, che spesso litigano tra di loro e con i regolari. Ad andarci di mezzo spesso sono proprio i vigili. Ma il debutto dei vigili con lo sfollagente, in una serata che dovrebbe essere di festa, sta gia' provocando delle polemiche.
''Qualche altro sindacato ha affermato che non era opportuno cominciare proprio nei giorni della festa del patrono di Milano - ha detto Vincini - Sono sindacalisti che poco o nulla sanno del nostro lavoro''. ''Noi invece sosteniamo che bisogna potenziare i corsi di difesa personale e tecniche operative - ha aggiunto il segretario del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale - Continueremo la nostra azione affinche' il personale venga dotato anche dello spray al capsicum''. Si tratta dello spray al peperoncino o urticante che il comune di Milano sollecita in dotazione, da tempo, per i suoi vigili. Per adottarlo tuttavia occorre una modifica della normativa vigente in materia. Nel frattempo, tra corsi e pratica, i 3180 vigili urbani di Milano avranno imparato tutte le potenzialita' del loro bastone distanziatore. A Roma la questione è antica, ma la decisione se riarmare o meno i vigili urbani non ha ancora trovato una risposta. La questione è tornata di attualità, non solo a Roma ma in tutte le città italiane, dopo la decisione del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di restituire al "ghisa" lo sfollagente, strumento di autodifesa che agli inizi del secolo scorso era un po' l'identità della polizia municipale meneghina. Il tema della sicurezza urbana è stato uno dei punti al centro della riforma del titolo V, anzi della cosiddetta devolution voluta dalla Lega.
In attesa di una definizione normativa sul piano nazionale, alcuni Comuni hanno già intrapreso la strada del "riarmo" della polizia municipale per rispondere a una rinnovata domanda di sicurezza, particolarmente forte nelle grandi aree urbane.
A PALERMO la polizia municipale è dotata di una calibro 9 d'ordinanza.
A ROMA la questione è ancora aperta: una delle ipotesi in campo è di rendere facoltativa la dotazione di un'arma. Della polizia municipale solo la cosiddetta "squadretta", vale a dire gli uomini che accompagnano il sindaco, è armata.
A MILANO torna lo sfollagente. La decisione riguarda alcune centinaia di uomini, ma è prevista l'estensione a tutta la polizia municipale nel giro di alcuni mesi. Lo sfollagente però non è una prerogativa meneghina.
Perché a SALERNO la stessa idea l'ha avuta il sindaco di centrosinistra, De Luca. La polizia municipale di quella città è stata dotata di sfollagente da alcuni mesi.
Pistola d'ordinanza anche per la polizia municipale di TORINO. Tutti i vigili girano armati e alle pattuglie che operano nei pressi di Porta Palazzo, zona considerata ad alto rischio sociale, è stata fornita una dotazione aggiuntiva: si tratta dello spray al peperoncino da utilizzare in caso di aggressione improvvisa o per un intervento d'emergenza in caso di rissa.
A VENEZIA la pistola è facoltativa mentre lo sfollagente è una dotazione d'ordinanza.
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