Data di pubblicazione:
22 febbraio 2005
Il patentino online gratis: è anche sicuro?
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
Sfrecciano sulle corsie preferenziali, zig-zagano tra le macchine incolonnate, trascurano o sconoscono precedenze, segnali, semafori. Sono i giovanissimi su due ruote, i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che soltanto adesso si stanno trasformando da piratelli della strada in educati conducenti del loro ciclomotore. Una recente ricerca Censis-Miur mette infatti in evidenza che si è ridotto il numero di quelli che girano senza casco (dall'8 del 2003 al 3,3% di quest'anno a livello nazionale; nel Mezzogiorno dal 22,3 al 7%), si è ridotta la percentuale dei minorenni che percorrono un incrocio con il rosso (dal 37,4 al 31%) ed è diminuito il numero delle "coppie" sul motorino (dal 59,6 al 52,7%).
Per insegnare loro le regole della circolazione e della sicurezza era stato introdotto l'anno scorso il patentino obbligatorio. Si era giustamente pensato alla necessità di studiare e superare un esame anche per i baby-centauri. Ma la nuova licenza ha subito suscitato un vespaio di polemiche. Le scuole non sono state in grado di approntare da subito i corsi gratuiti. E le famiglie hanno dovuto spendere anche 200 euro per mettere in regola il figliolo motorizzato. Con grande gioia delle autoscuole.
Adesso nascono i corsi gratuiti online. Un protocollo d'intesa tra il ministero dell'Istruzione e la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale ha dato il via a una piattaforma di e-learning per tutti i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Grazie a una password fornita loro dalla scuola di appartenenza, i giovani potranno imparare le regole del codice stradale attraverso lezioni a distanza con un tutor che controllerà e certificherà le ore di apprendimento necessarie per poter accedere all'esame. Alla fine di ogni modulo sarà anche possibile sottoporsi a un test di autovalutazione, certificato dal ministero dei Trasporti.
Tutto bene, dunque? Niente affatto. "Con la proposta dei corsi online gratuiti, la riforma del patentino obbligatorio perde gran parte della sua utilità e serietà", denuncia l'associazione Codici, secondo cui l'iniziativa è resa ancor più ridicola con "l'aggiunta che saranno tre personaggi dei fumetti a illustrare ai ragazzi le regole della strada". Codici aggiunge che "permettendo una fruizione dei corsi così poco austera e sistematica si dà spazio alla convinzione che guidare un ciclomotore non sia cosa da adulti". "La sicurezza stradale si insegna negli istituti specializzati e non nelle comuni scuole - chiude l'associazione - gli istituti scolastici sono già sovraccarichi di obiettivi e spesso non riescono a raggiungere nemmeno quelli".
Posizione opposta quella dei consumatori. "Noi avevamo chiesto e sottoscritto in un protocollo con l'Ania e il governo che nelle scuole fossero organizzati corsi gratuiti per il patentino - dice a RomaOne.it Paolo Landi, segretario generale Adiconsum - Obbligatorietà e gratuità: l'anno scorso ci siamo battuti per questo. Ma l'impegno del ministero è stato praticamente zero, nessun finanziamento. Solo pochissime scuole hanno quindi fatto i corsi". Le conseguenze? "E' successo - racconta Landi - che i ragazzi hanno dovuto dare tra i 100 e i 200 euro alle autoscuole. Ora l'Ania, attraverso la fondazione sulla sicurezza concordata proprio in quel protocollo, ha finanziato questo progetto del patentino online. Io non ho visto il merito. L'idea però è positiva: consente alle scuole di organizzare questi corsi con la disponibilità di un insegnante e senza aggravi economici per le famiglie". E sulla serietà del processo di e-learning? Secondo Landi "se viene fatto in modo corretto, il corso rappresenta uno strumento importante per le scuole, che adesso non hanno più alibi. I ragazzi devono poter prendere il patentino senza passare dalle forche caudine della scuole guida".
E proprio gli imprenditori delle autoscuole si sentono chiamati in causa. RomaOne.it raggiunge il presidente della loro associazione, Giuliano Crescentini. "Il compito di educare alla guida è proprio della scuola guida, che ha il personale autorizzato - dice - Questi corsi fatti con il pc non hanno molto senso. Lo studio va fatto seriamente, con applicazione. Non a caso poi agli esami c'è il 60% dei respinti. Chi viene dalle autoscuole invece ha molte più chance di passare. Vogliamo anche parlare della pratica? - si chiede Crescentini - Come si fa a fare pratica online? La guida sicura non si impara solo dai libri, servono le prove su strada". I consumatori parlano di salasso per le famiglie e il presidente dell'associazione autoscuole replica: "Ma cosa vuole che siano 100 euro per un padre che ne spende 3mila per lo scooter del figlio? La sicurezza si impara davvero solo in autoscuola". (RomaOne.it)
Per insegnare loro le regole della circolazione e della sicurezza era stato introdotto l'anno scorso il patentino obbligatorio. Si era giustamente pensato alla necessità di studiare e superare un esame anche per i baby-centauri. Ma la nuova licenza ha subito suscitato un vespaio di polemiche. Le scuole non sono state in grado di approntare da subito i corsi gratuiti. E le famiglie hanno dovuto spendere anche 200 euro per mettere in regola il figliolo motorizzato. Con grande gioia delle autoscuole.
Adesso nascono i corsi gratuiti online. Un protocollo d'intesa tra il ministero dell'Istruzione e la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale ha dato il via a una piattaforma di e-learning per tutti i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Grazie a una password fornita loro dalla scuola di appartenenza, i giovani potranno imparare le regole del codice stradale attraverso lezioni a distanza con un tutor che controllerà e certificherà le ore di apprendimento necessarie per poter accedere all'esame. Alla fine di ogni modulo sarà anche possibile sottoporsi a un test di autovalutazione, certificato dal ministero dei Trasporti.
Tutto bene, dunque? Niente affatto. "Con la proposta dei corsi online gratuiti, la riforma del patentino obbligatorio perde gran parte della sua utilità e serietà", denuncia l'associazione Codici, secondo cui l'iniziativa è resa ancor più ridicola con "l'aggiunta che saranno tre personaggi dei fumetti a illustrare ai ragazzi le regole della strada". Codici aggiunge che "permettendo una fruizione dei corsi così poco austera e sistematica si dà spazio alla convinzione che guidare un ciclomotore non sia cosa da adulti". "La sicurezza stradale si insegna negli istituti specializzati e non nelle comuni scuole - chiude l'associazione - gli istituti scolastici sono già sovraccarichi di obiettivi e spesso non riescono a raggiungere nemmeno quelli".
Posizione opposta quella dei consumatori. "Noi avevamo chiesto e sottoscritto in un protocollo con l'Ania e il governo che nelle scuole fossero organizzati corsi gratuiti per il patentino - dice a RomaOne.it Paolo Landi, segretario generale Adiconsum - Obbligatorietà e gratuità: l'anno scorso ci siamo battuti per questo. Ma l'impegno del ministero è stato praticamente zero, nessun finanziamento. Solo pochissime scuole hanno quindi fatto i corsi". Le conseguenze? "E' successo - racconta Landi - che i ragazzi hanno dovuto dare tra i 100 e i 200 euro alle autoscuole. Ora l'Ania, attraverso la fondazione sulla sicurezza concordata proprio in quel protocollo, ha finanziato questo progetto del patentino online. Io non ho visto il merito. L'idea però è positiva: consente alle scuole di organizzare questi corsi con la disponibilità di un insegnante e senza aggravi economici per le famiglie". E sulla serietà del processo di e-learning? Secondo Landi "se viene fatto in modo corretto, il corso rappresenta uno strumento importante per le scuole, che adesso non hanno più alibi. I ragazzi devono poter prendere il patentino senza passare dalle forche caudine della scuole guida".
E proprio gli imprenditori delle autoscuole si sentono chiamati in causa. RomaOne.it raggiunge il presidente della loro associazione, Giuliano Crescentini. "Il compito di educare alla guida è proprio della scuola guida, che ha il personale autorizzato - dice - Questi corsi fatti con il pc non hanno molto senso. Lo studio va fatto seriamente, con applicazione. Non a caso poi agli esami c'è il 60% dei respinti. Chi viene dalle autoscuole invece ha molte più chance di passare. Vogliamo anche parlare della pratica? - si chiede Crescentini - Come si fa a fare pratica online? La guida sicura non si impara solo dai libri, servono le prove su strada". I consumatori parlano di salasso per le famiglie e il presidente dell'associazione autoscuole replica: "Ma cosa vuole che siano 100 euro per un padre che ne spende 3mila per lo scooter del figlio? La sicurezza si impara davvero solo in autoscuola". (RomaOne.it)
Articoli simili
-
21 gennaio 2016
Quesiti degli abbonati
Le risposte della redazione ai 4.550 quesiti in materia di codice della strada, pubblico impiego, commercio, penale, edilizia e ambiente.
-
29 dicembre 2015
Vigili di finanza
Accertamenti fiscali da parte della polizia locale e segnalazioni qualificate. Il contenitore con tutte le schede operative di G. Goduti.
-
20 dicembre 2015
Riscossione coattiva
L'attività di riscossione coattiva dei Comuni: l'ingiunzione e il ruolo. La 1° puntata della nuova rubrica curata da Giustino Goduti.
-
15 dicembre 2015
Patente a punti
Delazione stradale: è reato di sostituzione di persona fornire i dati di un altro per evitare la decurtazione di punti.
-
07 dicembre 2015
Veicoli atipici
Navette turistiche e piattaforme semoventi: definiti dal Ministero dei trasporti i requisiti per la circolazione.