Data di pubblicazione:
23 dicembre 2004
Osimo. Un esposto contro i giudici di pace
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
L’amministrazione comunale sta valutando se presentare un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura per chiarire la situazione dei Photored, in merito all’atteggiamento tenuto dai due Giudici di Pace osimani Paola Belli e Benedetto Loiodice. L’indirizzo del Comune sembra decisamente orientato per sottoporre la questione all’organo ultimo di controllo della magistratura, e dunque a breve potrebbe partire la richiesta.
Oltre al merito della questione, che il Comune, pur azzerando tutte le multe e ponendo un nuovo termine al 1 febbraio, continua a difendere con il ricorso in Cassazione e con il mantenimento delle apparecchiature di rilevazione fotografica, si tratterebbe dunque di una valutazione di comportamento.
“Di certo Osimo presenta una situazione pressoché unica in Italia” ha sostenuto l’assessore Giancarlo Alessandrini (nella foto), riferendosi all’indirizzo tenuto dai giudici di pace locali.
Entrambi infatti, negli ultimi tre anni, hanno deciso per l’annullamento dei verbali di Polizia Municipale: il giudice Belli rilevando la mancata contestazione immediata delle infrazioni, il Giudice Loiodice aprendo una causa pilota, conclusasi lo scorso luglio con una sentenza di annullamento, ora però impugnata in Cassazione, che adduceva anch’essa la mancata presenza sul luogo di un agente accertatore e il posizionamento su tronco stradale anziché su intersezione.
“Al di là del merito chiarisce Alessandrini l’atteggiamento tenuto ha lasciato perplessi, portando in alcuni casi ad una disapplicazione della legge”.
Alla base della volontà dell’amministrazione comunale di presentare un esposto al CSM, dunque, ci sarebbe anche una valutazione su una serie di comportamenti considerati negativi al fine della mera applicazione della legge.
E dunque prosegue il ricorso per Cassazione contro la sentenza pilota pronunciata da Loiodice, e si affaccia decisamente la prospettiva esposto: starà poi al CSM decidere come procedere, con controlli e indagini sulla situazione e sull’operato dei due Giudici di pace, o con una determinazione differente.
Intanto l’amministrazione continua a ribadire la partenza della capillare campagna pubblicitaria per informare i cittadini del funzionamento dei “nuovi” Photored.
Tempi del giallo allungati, presenza fissa dei Vigili Urbani, orari determinati di funzionamento delle apparecchiature fotografiche, sviluppo fotografico da parte della Polizia Municipale: il tutto verrà reclamizzato.
In ogni caso, la decisione di richiedere l’autotutela alla Prefettura ha segnato un passo indietro del Comune, che nel timore di pagamenti esorbitanti per il rimborso delle spese legali degli avvocati ricorrenti ha preferito optare per l’annullamento di tutti i verbali, ma l’orientamento è chiaro: continua, quasi per principio, il ricorso in Cassazione, e dal 1 febbraio non ci sono più scuse, il Comune resisterà in ogni modo processuale ai ricorsi presentati.
Oltre al merito della questione, che il Comune, pur azzerando tutte le multe e ponendo un nuovo termine al 1 febbraio, continua a difendere con il ricorso in Cassazione e con il mantenimento delle apparecchiature di rilevazione fotografica, si tratterebbe dunque di una valutazione di comportamento.
“Di certo Osimo presenta una situazione pressoché unica in Italia” ha sostenuto l’assessore Giancarlo Alessandrini (nella foto), riferendosi all’indirizzo tenuto dai giudici di pace locali.
Entrambi infatti, negli ultimi tre anni, hanno deciso per l’annullamento dei verbali di Polizia Municipale: il giudice Belli rilevando la mancata contestazione immediata delle infrazioni, il Giudice Loiodice aprendo una causa pilota, conclusasi lo scorso luglio con una sentenza di annullamento, ora però impugnata in Cassazione, che adduceva anch’essa la mancata presenza sul luogo di un agente accertatore e il posizionamento su tronco stradale anziché su intersezione.
“Al di là del merito chiarisce Alessandrini l’atteggiamento tenuto ha lasciato perplessi, portando in alcuni casi ad una disapplicazione della legge”.
Alla base della volontà dell’amministrazione comunale di presentare un esposto al CSM, dunque, ci sarebbe anche una valutazione su una serie di comportamenti considerati negativi al fine della mera applicazione della legge.
E dunque prosegue il ricorso per Cassazione contro la sentenza pilota pronunciata da Loiodice, e si affaccia decisamente la prospettiva esposto: starà poi al CSM decidere come procedere, con controlli e indagini sulla situazione e sull’operato dei due Giudici di pace, o con una determinazione differente.
Intanto l’amministrazione continua a ribadire la partenza della capillare campagna pubblicitaria per informare i cittadini del funzionamento dei “nuovi” Photored.
Tempi del giallo allungati, presenza fissa dei Vigili Urbani, orari determinati di funzionamento delle apparecchiature fotografiche, sviluppo fotografico da parte della Polizia Municipale: il tutto verrà reclamizzato.
In ogni caso, la decisione di richiedere l’autotutela alla Prefettura ha segnato un passo indietro del Comune, che nel timore di pagamenti esorbitanti per il rimborso delle spese legali degli avvocati ricorrenti ha preferito optare per l’annullamento di tutti i verbali, ma l’orientamento è chiaro: continua, quasi per principio, il ricorso in Cassazione, e dal 1 febbraio non ci sono più scuse, il Comune resisterà in ogni modo processuale ai ricorsi presentati.
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