Data di pubblicazione:
18 gennaio 2001
Polizia locale: varato il progetto di riforma
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
E' stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il progetto di legge quadro sull'ordinamento della polizia locale.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.E' stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il progetto di legge quadro sull'ordinamento della polizia locale.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.E' stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il progetto di legge quadro sull'ordinamento della polizia locale.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.E' stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il progetto di legge quadro sull'ordinamento della polizia locale.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.E' stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il progetto di legge quadro sull'ordinamento della polizia locale.
In otto articoli, il progetto definisce il ruolo e le competenze dei "corpi di polizia locale" posti alle dipendenze dei Comuni e delle Province con compiti di vigilanza sul territorio e tutela dell'ordine pubblico.
Alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale saranno attribuiti in via esclusiva, secondo il testo approvato, tutte le funzioni di polizia amministrativa che rientrano nelle competenze, attribuite o delegate, degli Enti locali, ma anche responsabilità nella prevenzione e repressione dei reati non espressamente riservate agli organi di polizia dello Stato.
Gli operatori svolgeranno anche funzioni di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza.
I "corpi", come previsto dal progetto, saranno costituiti dal comandante e da un numero minimo di addetti che dovrà esedre definito, nel proprio ambito, da ciascuna Regione.
L'attribuzione della qualifica di operatore di polizia locale è affidata al Prefetto e subordinata al superamento di un esame di idoneità al termini di un corso di formazione teorica e pratica, organizzato a livello locale, regionale o interregionale.
Tre le figure professionali previste: agente, addetto al coordinamento e controllo, comandante di corpo.
I comandanti dei corpi di polizia locale dipendono direttamente dal Sindaco (Polizia Municipale) o dal presidente dell'Amministrazione provinciale (Polizia Provinciale) o dall'assessore da loro delegati.
Il disegno di legge prevede che il rapporto di lavoro degli addetti alla polizia locale sia disciplinato da un contratto collettivo di lavoro, tenuto conto delle differenze funzionali interne al settore e alla specificità del personale.
Agli operatori della polizia locale verrà riconosciuta un'indennità locale di pubblica sicurezza, determinata nell'ambito del contratto collettivo di lavoro e commisurata al grado e alle funzioni svolte.
Dal punto di vista previdenziale ed assicurativo, è prevista l'equiparazione della polizia locale con i corpi statali di polizia, attraverso l'estensione ad essa delle disposizione contenute nel decreto legislativo 165/97.
Gli operatori di polizia locale non potranno svolgere la loro attività a tempo parziale.
Gli agenti dei corpi di polizia locale saranno dotati di armi qualora i servizi cui sono destinati ne prevedano l'assegnazione.
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