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Data di pubblicazione: 20 agosto 2024

Aggressioni agli agenti

VicenzaToday
Veneto

Nella serata e nella nottata di domenica, la polizia locale di Vicenza è intervenuta in due distinti episodi di violenza che hanno messo a rischio l’incolumità degli agenti coinvolti, "evidenziando ancora una volta la mancanza di adeguati strumenti di difesa a disposizione del personale", sottolinea il sindacato UGL.

 

Il primo intervento è avvenuto in Campo Marzo, dove un uomo di origine tunisina, con precedenti penali, ha minacciato i militari dell’Esercito Italiano brandendo un’asse di legno con chiodi. L’uomo ha poi aggredito un cittadino indiano con un pugno, scatenando l’intervento degli agenti della polizia locale. Nonostante le minacce e le offese ricevute, gli operatori sono riusciti a bloccare l’aggressore, pur dovendo affrontare il rischio di un attacco fisico diretto. A causa delle condizioni meteorologiche, l’utilizzo dello spray urticante in dotazione è risultato impossibile, costringendo gli agenti a intervenire manualmente.

Il secondo episodio si è verificato nel quartiere di San Lazzaro, dove un altro uomo di origine tunisina, in evidente stato di ebbrezza alcolica, è stato soccorso dagli agenti dopo aver invaso la carreggiata, creando pericolo per sé stesso e per gli altri. Dopo il tentativo di soccorso, l’uomo si è scagliato contro gli agenti, costringendoli a immobilizzarlo. Due operatori sono rimasti feriti e hanno riportato prognosi di diversi giorni. Preoccupante è il fatto che uno degli agenti feriti, nonostante fosse in servizio da oltre un anno, non era ancora stato fornito di spray urticante dal comando.

"Questo ennesimo episodio sottolinea la carenza di strumenti adeguati per la protezione degli agenti della polizia locale, che continuano a lavorare in condizioni di rischio senza avere le stesse tutele e dotazioni dei loro colleghi delle forze di polizia statali", scrive in una nota il sindacato UGL che ha chiesto l’intervento del sindaco al Ministero e continua a denunciare l’inerzia delle istituzioni locali, lamentando che il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro viene trattato come un optional dall’amministrazione.

Il consigliere comunale Nicolò Naclerio ha già presentato un'interrogazione al Consiglio Comunale: "La situazione che si sta delineando in città è allarmante, con gli agenti che manifestano dei timori nell'intervenire, con i cittadini costretti a evitare determinate aree della città. Siamo tutti consapevoli, che la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri uomini è una priorità imprescindibile. Pertanto, ci rivolgiamo al sindaco e all'amministrazione comunale per comprendere quali misure intendano adottare per fronteggiare questi fenomeni criminosi", si legge nella nota. 

Sulla questione è intervenuto anche il sindacato Sulpl Veneto: "La scelta di dotare gli operatori della Locale di armi e strumenti di autodifesa non può più essere demandata agli enti locali. Per questo indirizziamo il nostro appello soprattutto alle opposizioni del Comune di Vicenza, che rappresentano l’attuale maggioranza parlamentare, affinché spingano il Governo a non perdere più tempo sulla riforma della Polizia Locale, prevedendo l’obbligatorietà dell’armamento degli operatori, comprese le armi ad impulsi elettrici. Attendiamo una risposta anche dalla Regione, alla quale abbiamo rinnovato la richiesta, proprio in questi giorni, di adottare senza indugi e per quanto di competenza, una disciplina più rigida con gli enti locali, sul tema della sicurezza degli operatori".

 

Fonte: VicenzaToday

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