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Data di pubblicazione: 03 marzo 2009

Sap: A Milano servono 1.500 vigili urbani in più

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Lombardia
Il sindacato autonomo di Polizia denuncia il malcontento che serpeggia tra le fila della Polizia locale di Milano e chiede più personale, più compensi e più mezzi. "Sono infatti già altissimi - si legge in una nota firmata da Giuseppe Falanga - i livelli di adesione allo sciopero indetto dopo l'ultima assemblea del personale contro le scelte di un'amministrazione comunale che si dimostra assente ad ogni forma di dialogo e contro i vertici del Corpo che mostrano incomprensibili limiti nella gestione delle problematiche del personale. Queste ragioni spiegano le prime, concrete, avvisaglie di un forte consenso e di una forte partecipazione alla protesta". L'astensione dal servizio nel giorno di sabato grasso e del corteo dei centri sociali, secondo Falanga, "provocherà molti disagi ai milanesi ma non è stato possibile rinviarla proprio per la chiusura di ogni spiraglio di confronto da parte dell'amministrazione".
Secondo il Sap mancano "uomini, compensi, mezzi. L'organico al completo può infatti contare su 3.088 persone (2.163 uomini e 925 donne) tra comandante, dirigenti di settore, commissari capi, commissari aggiunti e agenti, questi ultimi chiamati a presidiare il territorio cittadino, 24 ore su 24 tutto l'anno, a cui vanno aggiunti i servizi unità operative specializzate. Si capisce - aggiunge Falanga - che siamo ancora ai livelli di circa 3 anni fa, nonostante le ultime assunzioni di circa 240 unità nel 2008, che solo in parte hanno sostituito il personale andato in pensione in tutti i ranghi del corpo. Una città come Milano avrebbe bisogno di circa 1500 unità in più".
Secondo il sindacato di polizia "il 35% dei servizi erogati alla città dalla Polizia municipale vengano coperti con ore oltre l'orario di lavoro, con servizi mirati, finanziati a parte, che ad oggi costituiscono l'unica modalità di ristoro economico al magro salario accessorio degli agenti i cui importi sono fermi ad un protocollo specifico risalente al 1998. Ma non è tutto. La dotazione informatica del Corpo - conclude Falanga - conta su circa 900 apparecchiature hardware, decisamente sottodimensionata, di cui circa 200 sono state dichiarate obsolete ma attualmente il Settore Informatico ha autorizzato l'arrivo di soli 20 pezzi".

Fonte:
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