Data di pubblicazione:
15 febbraio 2016
Aggressione a 4 colleghi della PM di Piacenza
Fonte:
SULPL
Regione:
Emilia-Romagna
Da meno di un'ora è accaduto un episodio gravissimo all'intersezione stradale Via La Primogenita/Via Crescio: durante un normalissimo posto di controllo, ben 4 dei nostri Colleghi sono rimasti feriti perché aggrediti da due uomini di nazionalità straniera.
Era dunque un intervento che rientra nella nostra attività ordinaria e quotidiana, attività di polizia stradale; questo dimostra che non c'è diversità tra le competenze della Polizia Locale e le Forze dell'Ordine, se non in termini di TUTELE.
Inoltre, questo episodio è frutto sicuramente anche di un altro nostro limite: non poter avere accesso allo SDI, comporta per gli Agenti che operano su strada il non poter mai sapere nell'immediatezza chi si ha di fronte.
Le numerosissime AGGRESSIONI che sono ormai all'ordine del giorno e i tanti nostri Caduti nell'adempimento del dovere impongono di RIFLETTERE
seriamente sulle condizioni in cui quotidianamente gli operatori di Polizia Locale sono costretti a lavorare, rischiando anche la propria vita al pari dei Colleghi delle Forze dell'Ordine.
E la tutela in caso di INFORTUNIO? A differenza di tutte le altre figure di sicurezza pubblica, AGLI AGENTI DELLA LOCALE E' NEGATA LA CAUSA DI SERVIZIO (cioè il riconoscimento della dipendenza dal servizio di una infermità o di lesioni fisiche, contratte appunto, a causa del servizio prestato).
In caso di aggressione o invalidità gli operatori di Polizia Locale non hanno diritto a nessuna tutela e a nessun indennizzo per i familiari.
La Legge attuale è palesemente inadeguata ed ingiusta e non protegge chi opera su strada; quello che è accaduto oggi ai Colleghi è emblematico dei rischi che corriamo ogni giorno. La politica dal canto sua è sorda e cieca e spesso le stesse Amministrazioni dimostrano di non prendere nella dovuta considerazione il concetto di SICUREZZA e lo sottovalutano: pensiamo ad esempio a quando talune si ostinano ad insistere nel pretendere pattuglie ciclomontate o consentono che singoli Agenti escano da soli, lasciandoli esposti a tutti i rischi, trascurando l'importanza della pattuglia e quant'altro.
Sia a livello Locale che Nazionale occorre invece ragionare in termini di sicurezza per gli operatori e investire realmente su di essa.
Inoltre anche l'episodio di oggi avvenuto ha dimostrato che Piacenza non è una città sicura: due stranieri hanno aggredito i nostri Agenti in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti. Auguri di pronta guarigione ai nostri Colleghi e massima solidarietà da parte nostra.
Era dunque un intervento che rientra nella nostra attività ordinaria e quotidiana, attività di polizia stradale; questo dimostra che non c'è diversità tra le competenze della Polizia Locale e le Forze dell'Ordine, se non in termini di TUTELE.
Inoltre, questo episodio è frutto sicuramente anche di un altro nostro limite: non poter avere accesso allo SDI, comporta per gli Agenti che operano su strada il non poter mai sapere nell'immediatezza chi si ha di fronte.
Le numerosissime AGGRESSIONI che sono ormai all'ordine del giorno e i tanti nostri Caduti nell'adempimento del dovere impongono di RIFLETTERE
seriamente sulle condizioni in cui quotidianamente gli operatori di Polizia Locale sono costretti a lavorare, rischiando anche la propria vita al pari dei Colleghi delle Forze dell'Ordine.
E la tutela in caso di INFORTUNIO? A differenza di tutte le altre figure di sicurezza pubblica, AGLI AGENTI DELLA LOCALE E' NEGATA LA CAUSA DI SERVIZIO (cioè il riconoscimento della dipendenza dal servizio di una infermità o di lesioni fisiche, contratte appunto, a causa del servizio prestato).
In caso di aggressione o invalidità gli operatori di Polizia Locale non hanno diritto a nessuna tutela e a nessun indennizzo per i familiari.
La Legge attuale è palesemente inadeguata ed ingiusta e non protegge chi opera su strada; quello che è accaduto oggi ai Colleghi è emblematico dei rischi che corriamo ogni giorno. La politica dal canto sua è sorda e cieca e spesso le stesse Amministrazioni dimostrano di non prendere nella dovuta considerazione il concetto di SICUREZZA e lo sottovalutano: pensiamo ad esempio a quando talune si ostinano ad insistere nel pretendere pattuglie ciclomontate o consentono che singoli Agenti escano da soli, lasciandoli esposti a tutti i rischi, trascurando l'importanza della pattuglia e quant'altro.
Sia a livello Locale che Nazionale occorre invece ragionare in termini di sicurezza per gli operatori e investire realmente su di essa.
Inoltre anche l'episodio di oggi avvenuto ha dimostrato che Piacenza non è una città sicura: due stranieri hanno aggredito i nostri Agenti in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti. Auguri di pronta guarigione ai nostri Colleghi e massima solidarietà da parte nostra.
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