Data di pubblicazione:
12 agosto 2015
Fuga in auto e nel bosco . Bloccato spacciatore
Fonte:
Provincia di CO
Regione:
Lombardia
Quattro grammi di coca dentro a un pacchetto di cicche. Cinque dosi. Trovate nell'auto usata da un 27enne che, con quella Fiat Punto, era già scappato una prima volta al posto di controllo della polizia locale. La seconda, lunedì pomeriggio, la sua fuga è però finita contro un muro in via Daverio. E lui è scappato tra gli alberi, non senza aver lanciato prima un sasso verso gli agenti che lo stavano rincorrendo. Niente da fare: chiuso da una seconda pattuglia, il fuggitivo è stato quindi arrestato.
Stamattina, al processo per direttissima in Tribunale a Como, il giudice Nicoletta Cremona ha così confermato l'arresto per un uomo, originario dell'Albania, senza fissa dimora. L'udienza è fissata al prossimo 30 settembre in rito abbreviato. Per ora, pesano a suo carico le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. Per quanto riguarda la droga, sarà necessario attendere le indagini: la Procura attende le analisi sulla sostanza stupefacente sequestrata, che a un primo test preliminare risulta essere cocaina.
E' questo l'esito di un movimentato lunedì pomeriggio. Dopo che, alle 18.30, a un posto di controllo in via Vergani, una pattuglia degli uomini coordinati dal comandante Vincenzo Aiello ha intimato l'alt ad una Fiat Punto diretta verso Como. Un'auto che già scottava. Perché il veicolo, risultato poi intestato, come altri 300, a un cittadino pugliese di 30 anni, era già monitorato dal comando. C'era stato infatti un primo tentativo di controllo in via Al Monte nella notte di domenica 2 agosto. Quando durante un servizio di contrasto alle stragi del sabato sera il conducente aveva invertito repentinamente la marcia. Fuggendo contromano.
Una scena, in sostanza, vista lunedì: repentina inversione e via a tutto gas con la polizia locale già alle calcagna. Dopo aver svoltato a destra in via Saffi, in via Daverio, la Fiat, all'incrocio, è finita dritta contro un muro di cinta. La fuga nella boscaglia circostante, con la sassata che ha mancato uno dei due agenti, è stata chiusa da una manovra a tenaglia grazie all'arrivo di una seconda pattuglia. L'uomo è stato arrestato nelle vicinanze, in via Selvaregina. Senza permesso di soggiorno, se l'accusa della droga verrà confermata, rischia soltanto per la coca dai 6 ai 20 anni di reclusione.
Fonte:
Provincia di Como
Stamattina, al processo per direttissima in Tribunale a Como, il giudice Nicoletta Cremona ha così confermato l'arresto per un uomo, originario dell'Albania, senza fissa dimora. L'udienza è fissata al prossimo 30 settembre in rito abbreviato. Per ora, pesano a suo carico le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. Per quanto riguarda la droga, sarà necessario attendere le indagini: la Procura attende le analisi sulla sostanza stupefacente sequestrata, che a un primo test preliminare risulta essere cocaina.
E' questo l'esito di un movimentato lunedì pomeriggio. Dopo che, alle 18.30, a un posto di controllo in via Vergani, una pattuglia degli uomini coordinati dal comandante Vincenzo Aiello ha intimato l'alt ad una Fiat Punto diretta verso Como. Un'auto che già scottava. Perché il veicolo, risultato poi intestato, come altri 300, a un cittadino pugliese di 30 anni, era già monitorato dal comando. C'era stato infatti un primo tentativo di controllo in via Al Monte nella notte di domenica 2 agosto. Quando durante un servizio di contrasto alle stragi del sabato sera il conducente aveva invertito repentinamente la marcia. Fuggendo contromano.
Una scena, in sostanza, vista lunedì: repentina inversione e via a tutto gas con la polizia locale già alle calcagna. Dopo aver svoltato a destra in via Saffi, in via Daverio, la Fiat, all'incrocio, è finita dritta contro un muro di cinta. La fuga nella boscaglia circostante, con la sassata che ha mancato uno dei due agenti, è stata chiusa da una manovra a tenaglia grazie all'arrivo di una seconda pattuglia. L'uomo è stato arrestato nelle vicinanze, in via Selvaregina. Senza permesso di soggiorno, se l'accusa della droga verrà confermata, rischia soltanto per la coca dai 6 ai 20 anni di reclusione.
Fonte:
Provincia di Como
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