Data di pubblicazione:
03 aprile 2015
Vigili di Roma sotto assedio
Fonte:
OSPOL
Regione:
Lazio
VIGILI ROMA SOTTO ASSEDIO
Garage e auto della Polizia Locale dati alle fiamme (6° Comando Torri); Agenti Municipali pestati con bastoni e spranghe di ferro nei ricoveri dei centri accoglienza; vigili investiti sulle strade da automobilisti inferociti; vigilesse colpite da sampietrini nei campi rom ed Agenti percossi, quotidianamente, da ambulanti illegali: questo è il panorama infernale delle aggressioni che, giornalmente, subiscono gli Agenti Locali di Roma Capitale.
L'aumento delle aggressioni, in questi primi tre mesi dell'anno del 2015, è vertiginoso: oltre il 25% rispetto al 2013 e il 33% rispetto al 2014.
Una vera e propria carneficina che si consuma tra gli agenti locali che, ogni giorno, in servizio sulle strade della Capitale, rischiano la pelle e non sanno se rientreranno, a fine servizio, sani e salvi nei Comandi di appartenenza e nelle proprie abitazioni.
Ormai è chiaro che la sequela di attentati effettuati contro gli automezzi e plessi dei Comandi sono la diretta conseguenza delle gogne mediatiche e della colpevolizzazione della Polizia Locale, non trattandosi più di episodi isolati bensì di attacchi il cui esito è certamente, a questo punto, imprevedibile.
E' arrivato il momento per il Governo Renzi di decidere, una volta per tutte, se i 60.000 uomini e donne in Divisa della Polizia Locale d'Italia, con qualifica di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria, sono POLIZIOTTI o IMPIEGATI! E se sono Poliziotti, allora corre l'obbligo, per lo Stato, di parificare a livello contrattuale, sostanziale, previdenziale e assicurativo i 60.000 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale d'Italia alle Polizie Civili dello Stato, dotandoli dei corrispondenti mezzi di difesa e protezione. Altrimenti dobbiamo abituarci a considerare i Vigili Urbani degli 8000 Comuni d'Italia semplicemente degli impiegati comunali dotati di uniformi .
Roma. 2 Aprile 2015
Per inf. 338 2361314
Ufficio Stampa OSPOL-CSA
Clicca qui per articolo e video dall'ANSA
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Garage e auto della Polizia Locale dati alle fiamme (6° Comando Torri); Agenti Municipali pestati con bastoni e spranghe di ferro nei ricoveri dei centri accoglienza; vigili investiti sulle strade da automobilisti inferociti; vigilesse colpite da sampietrini nei campi rom ed Agenti percossi, quotidianamente, da ambulanti illegali: questo è il panorama infernale delle aggressioni che, giornalmente, subiscono gli Agenti Locali di Roma Capitale.
L'aumento delle aggressioni, in questi primi tre mesi dell'anno del 2015, è vertiginoso: oltre il 25% rispetto al 2013 e il 33% rispetto al 2014.
Una vera e propria carneficina che si consuma tra gli agenti locali che, ogni giorno, in servizio sulle strade della Capitale, rischiano la pelle e non sanno se rientreranno, a fine servizio, sani e salvi nei Comandi di appartenenza e nelle proprie abitazioni.
Ormai è chiaro che la sequela di attentati effettuati contro gli automezzi e plessi dei Comandi sono la diretta conseguenza delle gogne mediatiche e della colpevolizzazione della Polizia Locale, non trattandosi più di episodi isolati bensì di attacchi il cui esito è certamente, a questo punto, imprevedibile.
E' arrivato il momento per il Governo Renzi di decidere, una volta per tutte, se i 60.000 uomini e donne in Divisa della Polizia Locale d'Italia, con qualifica di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria, sono POLIZIOTTI o IMPIEGATI! E se sono Poliziotti, allora corre l'obbligo, per lo Stato, di parificare a livello contrattuale, sostanziale, previdenziale e assicurativo i 60.000 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale d'Italia alle Polizie Civili dello Stato, dotandoli dei corrispondenti mezzi di difesa e protezione. Altrimenti dobbiamo abituarci a considerare i Vigili Urbani degli 8000 Comuni d'Italia semplicemente degli impiegati comunali dotati di uniformi .
Roma. 2 Aprile 2015
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