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Data di pubblicazione: 02 dicembre 2014

Per evitare una multa aggredisce due vigili

La Stampa
Veneto
moncalieri
Per evitare una multa di oltre 200 euro ha pensato bene di aggredire due vigili, sfondare un posto di blocco e scappare a tutta velocità per più di 20 minuti lungo le strade di Moncalieri, La Loggia e Carignano. Dopo 15 chilometri di inseguimento Stefano G., 59 anni, disoccupato di Carignano, è stato finalmente bloccato in via Vittorio Veneto, a Carignano, dove stava cercando di nascondere la sua Fiat Panda. Prima di arrendersi l'uomo ha colpito con un pugno il comandante dei carabinieri, che è riuscito ad ammanettarlo dopo una furibonda colluttazione. Adesso dovrà rispondere di guida pericolosa, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Il folle pomeriggio di Stefano G., incensurato, è cominciato in strada Carignano, alle porte di Moncalieri. Era andato a trovare la madre, ma quando è tornato a prendere la sua Fiat Panda, sprovvista di revisione e parcheggiata in un posto riservato ai disabili, ha trovato una pattuglia della polizia municipale che stava già compilando il verbale. Alla richiesta di esibire i documenti l'automobilista carignanese ha perso la testa e ha aggredito i due agenti, finiti in ospedale con 7 giorni di prognosi. Poi è salito a bordo della sua macchina e ha iniziato una spericolata fuga sulla provinciale 20, imboccando rotonde in contromano e speronando più volte la pattuglia della polizia municipale.
Quando è arrivato a Carignano Stefano G. pensava di essere riuscito a seminare i suoi inseguitori, ma in via Tappi, di fronte alla caserma, si è trovato di fronte un posto di blocco dei carabinieri con il mitra spianato. La Panda, però, non ha minimamente rallentato, rischiando di investire due militari, che sono riusciti a scansarsi all'ultimo momento. Subito dopo il fuggitivo ha nascosto l'auto in un garage di via Vittorio Veneto, ma prima di chiudere il pesante portone in legno è stato raggiunto e immobilizzato dai carabinieri.
Il Gip di Torino ha già convalidato l'arresto, ma Stefano G. è stata rimesso in libertà con la sola prescrizione dell'obbligo di firma presso la caserma di Carignano. Almeno per qualche tempo, però, dovrà rinunciare alla sua macchina, finita sotto sequestro in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria.


Fonte:
La Stampa
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