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Data di pubblicazione: 28 giugno 2013

Comandante di Formigine aggredito e ferito

Gazzetta di Modena
Emilia-Romagna
FORMIGINE. «Ricordo che ho acceso la mia torcia perché avevo visto del movimento nei pressi della pista. Poi più nulla». Mario Rossi, comandante della municipale di Formigine, è stato aggredito nella notte di venerdì mentre svolgeva un controllo presso il cimitero di Casinalbo. Erano appena passati le tre quando il comandante ha scorto delle figure nei pressi della pista ciclabile in via Palazzi. La pattuglia erano in strada, lui era con due volontari del corpo militare della Croce Rossa, più distanti; il rappresentante delle forze dell'ordine si è fatto avanti per capire cosa stesse succedendo. Ha acceso la torcia e ha scavalcato il piccolo parapetto per vedere meglio la zona del canale che intercetta la pista. Davanti a lui non c'era però più nessuno. Alcuni istanti dopo, un colpo nell'oscurità, poi il buio. Il comandante Rossi ha ricevuto una botta in testa, inferta probabilmente con una piccola trave di legno ritrovata lì vicino, perdendo i sensi e terminando nel fosso sottostante. Il suo braccio sinistro è finito in acqua, mentre è possibile che la cintura si sia impigliata nel terreno, evitando forse che anche la testa finisse nel corso d'acqua. «In quel caso sarei probabilmente annegato – ha dichiarato lo stesso Rossi – ho ripreso conoscenza perché sentivo freddo al braccio sinistro e ho acceso la radiotrasmittente per chiedere aiuto ai colleghi. È stata grazie alla sua luce che mi hanno ritrovato». I compagni avevano notato alcune ombre che fuggivano e hanno iniziato a cercare il comandante. Sono passati lunghi minuti; gli uomini non dovevano essere più lontani di cento metri dal luogo, ma dalla pista al corso d'acqua, profondo quasi un metro, c'è un fosso di vari metri. Difficile individuare una figura nel buio della notte. Alla fine, i volontari hanno scorto una luce nell'oscurità: proprio la radiotrasmittente. I soccorritori hanno slegato la cintura e chiamato subito aiuto. Sul posto è giunta un'ambulanza, su cui il comandante Rossi è stato portato all'ospedale di Baggiovara, dove i medici lo hanno visitato, riscontrando un trauma cranico e ferite alle braccia e a una spalla. Non è stato individuato alcun segno di chiodi o punte eventualmente presenti nella trave di legno, liscia, forse usata per compiere l'aggressione. Resta da chiarire, invece, cosa stessero facendo le figure nell'ombra e il perché dell'atto nei confronti del comandante. «Avevo notato del movimento nel pomeriggio – ha spiegato Rossi – dall'area "ex Maletti" intorno alla pista ciclabile riceviamo moltissime segnalazioni. Secondo me vi potrebbe essere un collegamento con la mia vicenda. Abbiamo compiuto un primo sopralluogo al crepuscolo; è già capitato di trovare alcuni personaggi alle 2 o alle 3 di notte sulla pista ciclabile; per questo abbiamo scelto di tornare». Il comandante ha trascorso le prime ore della mattinata presso il centro di Baggiovara per ristabilirsi, poi è stato dimesso dal centro e ha potuto far ritorno alla sua abitazione.


Fonte:
Gazzetta di Modena
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