Data di pubblicazione:
22 aprile 2013
Torre del Greco, incendiata l'auto di un vigile urbano
Fonte:
Metroplisweb
Regione:
Campania
TORRE DEL GRECO - Il raid incendiario è scattato intorno alle tre di notte. Obiettivo: la Ford Focus Cm-Max parcheggiata sotto l'abitazione della madre di un vigile urbano in servizio presso il comando di palazzo La Salle. Resta avvolto in un fitto mistero l'attentato che nella notte tra lunedì e martedì ha distrutto l'auto di un ex ispettore del nucleo di polizia annonaria e danneggiato un caravan sistemato a due passi dal «bersaglio» individuato dal piromane entrato in azione lungo la strada che collega piazza Luigi Palomba a via Martiri d'Africa.
Secondo la prima ricostruzione avanzata dai vigili del fuoco intervenuti dopo l'allarmata segnalazione da parte di alcuni abitanti del quartiere, l'origine dell'incendio potrebbe essere di natura dolosa: un'ipotesi che ha fatto immediatamente scattare le indagini degli agenti del locale commissariato di polizia, ora impegnati a risolvere il giallo che allunga nuove pericolose ombre sul comando degli scandali già finito in diverse occasioni al centro delle «attenzioni» della procura di Torre Annunziata.
Il primo a essere ascoltato dagli investigatori guidati dal primo dirigente Paolo Esposito è stato proprio C.R., la vittima dell'attentato incendiario: agli uomini in divisa l'agente di polizia municipale ha spiegato di essere recentemente passato alla segreteria comando - in sostituzione di Mario Casolaro, il vigile urbano sospeso dal servizio in base a un'interdittiva firmata dal gip del tribunale di Torre Annunziata - dopo una vita passata all'interno del nucleo di polizia annonaria. «E' fuori dubbio che durante i controlli possa avere creato 'problemi' a qualcuno, ma non sono mai stato avvicinato né minacciato», le parole della vittima del raid incendiario agli investigatori.
Non solo: sempre C.R. ha spiegato agli uomini in divisa di andare a dormire a casa della madre solo un paio di volte a settimana, un dettaglio che lascerebbe intendere che l'autore del raid incendiario era bene a conoscenza delle abitudini del vigile urbano. Accanto alla pista legata all'attività professionale dell'agente di polizia municipale, tuttavia, gli investigatori non escludono che il rogo che ha distrutto la Ford Focus C-Max possa essere stato una punizione per uno «sgarro» nell'ambito della vita privata del cinquantaduenne.
Non a caso gli investigatori stanno scandagliando il passato del vigile urbano per trovare eventuali motivi di attrito che possano avere armato la mano del piromane. L'incendio scoppiato in via Cavallerizzi ha scatenato il terrore tra gli abitanti del quartiere: i vigili del fuoco hanno impiegato circa un'ora per domare il fuoco e scongiurare il rischio che le fiamme si allargassero a ulteriori vetture parcheggiate in zona. L'unico mezzo danneggiato dal rogo - insieme alla Ford Focus C-Max andata completamente distrutta - è stato un caravan di proprietà di un vicino di casa della madre del cinquantaduenne.
Fonte: Metropolisweb
Secondo la prima ricostruzione avanzata dai vigili del fuoco intervenuti dopo l'allarmata segnalazione da parte di alcuni abitanti del quartiere, l'origine dell'incendio potrebbe essere di natura dolosa: un'ipotesi che ha fatto immediatamente scattare le indagini degli agenti del locale commissariato di polizia, ora impegnati a risolvere il giallo che allunga nuove pericolose ombre sul comando degli scandali già finito in diverse occasioni al centro delle «attenzioni» della procura di Torre Annunziata.
Il primo a essere ascoltato dagli investigatori guidati dal primo dirigente Paolo Esposito è stato proprio C.R., la vittima dell'attentato incendiario: agli uomini in divisa l'agente di polizia municipale ha spiegato di essere recentemente passato alla segreteria comando - in sostituzione di Mario Casolaro, il vigile urbano sospeso dal servizio in base a un'interdittiva firmata dal gip del tribunale di Torre Annunziata - dopo una vita passata all'interno del nucleo di polizia annonaria. «E' fuori dubbio che durante i controlli possa avere creato 'problemi' a qualcuno, ma non sono mai stato avvicinato né minacciato», le parole della vittima del raid incendiario agli investigatori.
Non solo: sempre C.R. ha spiegato agli uomini in divisa di andare a dormire a casa della madre solo un paio di volte a settimana, un dettaglio che lascerebbe intendere che l'autore del raid incendiario era bene a conoscenza delle abitudini del vigile urbano. Accanto alla pista legata all'attività professionale dell'agente di polizia municipale, tuttavia, gli investigatori non escludono che il rogo che ha distrutto la Ford Focus C-Max possa essere stato una punizione per uno «sgarro» nell'ambito della vita privata del cinquantaduenne.
Non a caso gli investigatori stanno scandagliando il passato del vigile urbano per trovare eventuali motivi di attrito che possano avere armato la mano del piromane. L'incendio scoppiato in via Cavallerizzi ha scatenato il terrore tra gli abitanti del quartiere: i vigili del fuoco hanno impiegato circa un'ora per domare il fuoco e scongiurare il rischio che le fiamme si allargassero a ulteriori vetture parcheggiate in zona. L'unico mezzo danneggiato dal rogo - insieme alla Ford Focus C-Max andata completamente distrutta - è stato un caravan di proprietà di un vicino di casa della madre del cinquantaduenne.
Fonte: Metropolisweb
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